Da sempre il potere della criminalità organizzata è quello di inserirsi all’interno delle piaghe della società civile, colpendo soprattutto la vita delle persone, attraverso i loro classici metodi di persuasione, estorsione e minaccia.
Con l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro si è rimesso in gioco il dibattito politico ad economico in ambito criminale, infatti vari documenti trovati nel suo bunker, attestano la compravendita di pizzi e beni agricoli a discapito di agricoltori in fasi di liquidità scarseggiante. Attraverso furti, danneggiamenti di colture, aggressioni, usure e truffe nei confronti dell’Unione Europea la mafia arriva ad avere addirittura il controllo di diverse catene di ristoranti di un certo livello.
Inoltre secondo una recente ricerca su Trip Advisor, il “food brand” Mafia attira molti clienti derivanti da tutte le parti del mondo: centinaia di ristoranti (300 per la precisione), richiamano il loro nome alla mafia e sfruttano immagini della nostra storia in modo più o meno consapevole, criticando e danneggiando non solo la nostra cultura e le nostre tradizioni, ma anche mercati e prodotti tipici. Questo fenomeno viene descritto anche con il nome di “mafia marketing” ed è un giro d’affari di quasi un milione di euro. Quindi sì, purtroppo la mafia conta molto per l’economia del nostro Paese, ma cosa possiamo fare per non lasciarci comprare e persuadere da questa?

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