Minaccia, persuasione, ricatto, omicidio, incidente, scomparsa: sono tutti i sinonimi di “comunicare” per la mafia.

Le associazioni a delinquere anche quando sono “silenziose” fanno sentire la loro presenza. Dopo gli attentati di Capaci e di Via d’Amelio, la mafia ha compreso che era meglio non far “rumore” e “parlare sottovoce”.
Da quel momento smettono atti violenti ed eclatanti ma non per questo la mafia ha smesso di esistere, anzi inizia la sua infiltrazione su tutto il territorio nazionale “celato” agli occhi dello spettatore distratto.
È cambiato il modo di parlare come è cambiata la mafia: codici, gerarchie e “usi” su cui era basato il complesso mafioso, hanno subito trasformazioni dovute alle diverse realtà che si sono formate.
Non parliamo di Pizzo ma di “regalo”, non parliamo di “Infami” ma di “quelli che provano ad alzare la testa”.

Tutto cambia, ma la mafia rimane presente anche se siamo “ciechi e sordi”.

Guarda gli altri contenuti di Giulia Maria L.