Un’inchiesta partita da Napoli è approdata a Bologna. Perno della operazione l’ex direttore della Cassa di Risparmio di Ravenna Domenico Sangiorgi, faentino di 59enne. Secondo l’accusa, Sangiorgi avrebbe giocato un ruolo chiave al servizio di alcuni clan attivi nella truffa alle assicurazioni. Attraverso una serie di operazioni finanziare, l’ex direttore avrebbe ripulito il loro denaro sporco. Insieme a lui sono state arrestate altre 15 persone tra cui imprenditori e commercialisti. Sequestrati oltre 700 milioni di euro e un numero impressionante di immobili: 1.200. Di questi, oltre un centinaio in Emilia-Romagna, di cui 80 solo nel ravennate, soprattutto a Russi dove sono stati apposti i sigilli a 5 negozi, 16 autorimesse, 28 appartamenti e 30 magazzini. L’inchiesta è partita anni fa dal sequestro di una struttura abusiva nel napoletano e, dall’analisi dei conti bancari degli imprenditori coinvolti si è giunti fino a Bologna. Ho trovato questo video su Youtube digitando “confisca dei beni alla mafia in Emilia Romagna”. Mi ha colpito questo video perché fa capire lo stretto collegamento della mafia tra le regioni del nord e del sud Italia.

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