Il laboratorio di SIC per me è stata una bellissima esperienza perché ho imparato a conoscere bene la mafia, quindi ho capito che non è lontana ma si trova anche nei paraggi.
Ho imparato a riflettere sull’uso delle immagini in movimento e a scrivere il mio punto di vista; l’unica cosa che non sono riuscita a superare è stata la paura di intervenire durante “l’assemblea”.
Enzo diceva sempre che qualunque cosa diciamo “non è sbagliato”, quindi io volevo intervenire in quel momento, ma dentro di me c’è sempre questa paura di sbagliare mentre parlo, anche in classe succede. Ma lì, riesco a superare la paura più facilmente perché ci sono solo i miei compagni. Quindi ho soltanto perso l’opportunità di approfondire, ma mai dire mai….
Ciò che ho imparato con questo laboratorio è di ricercare video, usando dei siti diversi dai soliti.
Credo di aver maturato il mio spirito critico e, per ultima cosa, con questa esperienza mi è piaciuto guardare i film e approfondire in classe. Ciò che forse mi ha colpito più di tutto e scoprire che la mafia non uccide soltanto gli uomini, ma uccide anche le famiglie, le donne e i bambini innocenti. E questa mi fa un po’ paura perché la mafia non è soltanto in Sicilia, ma in tutta Italia..
Questo laboratorio è stata una bella opportunità, perché ho imparato tante cose che in passato non le conoscevo e non sapevo fare.