Per me questa esperienza è stata bella, io fino a qualche mese quando sentivo la parola “mafia” non le davo peso.
Abbiamo avuto tutti un’opportunità per capire e comunicare con le altre classi, anche se alcuni (come me) erano molto timidi e non sempre hanno parlato.
Abbiamo capito attraverso la ricerca e visione di alcuni video la sofferenza dei bambini, donne, uomini a causa della mafia.
Abbiamo imparato che una ricerca non si fa con un semplice copia e incolla, ma che bisogna ascoltare con attenzione, più di una volta, osservare le immagini anche senza le parole, prima di scrivere quello che abbiamo capito e un nostro pensiero.
Abbiamo fatto anche delle ricerche non su siti specifici e su cui era semplice trovare i materiali, come Fanpage.
Mi è interessato molto anche la visione del film “Nulla di sbagliato”, perché ci sono le opinioni dei ragazzi che sono stati in quarantena, anche nostri compagni di scuola delle classi terze, che hanno parlato della loro vita in casa o cosa facevano.
Secondo me, dobbiamo cercare di continuare l’esperienza, dedicando più ore.

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