Nel video/intervista si comincia parlando di un tale che risponde al nome di Matteo Messina Denaro. Ma chi sarebbe costui?

Matteo Messina Denaro era tra i 10 mafiosi più ricercati di tutta Italia, e dico “era” perché è stato arrestato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di fuga boss del mandamento di Castelvetrano. Ricercato dal 1993, infatti, era l’ultimo sopravvissuto della stagione delle stragi di Cosa Nostra che va tra il 1992 e il 1993. C’erano notizie della sua ricerca in altri paesi come America, Tunisia, ecc.

Nella prima parte del video il giornalista Sandro Ruotolo va nel luogo di nascita di Matteo per far visita ai vari parenti e persone a lui vicine. Infatti passa per la casa del padre, Francesco Messina Denaro, “don ciccio” che come suo figlio era un latitante (colui chi si rifiuta di eseguire qualsiasi tipo di ordine di restrizione politica e in conseguenza si da alla fuga), ma si incontra con la cugina di primo grado di Matteo e moglie di Lorenzo Cimarosa, Rosa Filardo. Suo marito è il primo parente di Matteo che pur sapendo di avere dei parenti con legami mafiosi decise di unirsi alla giustizia, che poi nel 2013 viene arrestato e inizia a collaborare per mantenere la “copertura”, ma disgraziatamente muore nel 2017 per una malattia, che nonostante ciò la moglie sostiene di essere orgogliosa delle sue azioni “ mio marito è morto con la coscienza pulita” così lei dichiara, ma nonostante spera che Matteo prenda coscienza delle sue azioni e si penta così da avere un po’ di pensiero per la figlia Lorenza. Poi dopo sentiamo che si parla di Giovanni lo “sciuto” che attualmente è un deputato all’assemblea regionale siciliana che quando gli viene chiesto se aveva mai frequentato Matteo Messina Denaro risponde con un non solo lo conosceva e apparte parla bene sul conto di Matteo e del padre.Dopo di che il nostro simpatico giornalista si reca da Giuseppe Cimarosa (figlio di Rosa Filardo e Lorenzo Cimarosa) che gli spiega di un evento di vandalismo accaduto alla lapide del padre morto, del quale atto pensa sia stato fatto per “spaventarli, che dopotutto è cosciente del coraggioso atto di suo padre è dice che suo padre ha avuto il coraggio per fare quello che nessuno ha fatto per paura.
Subito dopo c’è il giornalista Rino Giacalone che dice che Matteo Messina Denaro è molto protetto anche a livello politico e che è un boss che può arrivare fino ai “pesci grossi”, che questo comporta a parlare della comunicazione tramite lettere tra Matteo e l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, iniziata nel 2004, che in realtà Antonio agiva secondo il SISDE (servizio per le informazioni e la sicurezza democratica) cioè era come una “spia” che a capo aveva Mario Mori, che dopo aver mantenuto i contatti per quasi 3 anni si interrompono per 2 motivi:
1) Matteo aveva capito che lo potevano prendere tramite quelle lettere quindi smisi di scrivere per proteggersi
2) Antonio a quel punto dice di aver ritenuto indispensabile il coinvolgimento delle attività giudiziarie italiane, che poi di conseguenza il presidente Pietro Grasso manda le lettere agli organi investigativi trapanesi per verificare a chi fossero mandate, che sarebbero pubblicate dalla stampa.

Già alla fine del video il nostro giornalista dice “c’è un’inchiesta della magistratura che racconta come gli appalti comune di Castelvetrano fossero pilotati dalla cosca di Matteo Messina Denaro”.

Evidentemente in tutti questi frammenti che formano il video si può vedere la paura e la corruttibilità dei politici di Castelvetrano che insistono nel proteggere la parola di Matteo Messina Denaro anche dopo il suo arresto, infatti quelli che collaborano lo fanno semplicemente tenendo la bocca chiusa come i vari politici presenti, ma anche chi lo conosceva come amico ,come parente probabilmente già sapeva con chi stava parlando e sapeva che per salvarsi ed evitare dei guai doveva semplicemente sputare fiori e musica invece che l’amara verità, però ci sono state persone che hanno ammesso la verità.

Penso che il video sia stato utile e informativo solo che spiegare i fatti accaduti è un po’ difficile anche usando altre parole.

SOTTOTEMA: Tutti quelli che collaborano con le mafie lo fanno per paura?
3 PAROLE CHIAVE: Famiglie, testimone di giustizia, sangue
FONTE UTILIZZATA: youtube, google, wikipedia

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