Ho trovato molto interessante questo video riguardante principalmente il clan dei Casalesi e la sua storia. Si tratta di un documentario molto lungo, che, però, contiene un affermazione che permette di riflettere sull’argomento delle mafie all’interno dell’economia e del lavoro (49:02).

Attualmente, le mafie posseggono una grande influenza sull’economia, addirittura, mondiale vista la sua estensione sull’intero pianeta (si trovano tracce della ‘Ndrangheta anche in Canada). L’importanza all’economia data dalla mafia, ormai, è un tratto significativo di questa, ma la sua infiltrazione in questo ambito genera diverse criticità.

Quando si parla dell’aspetto finanziario riguardante le mafie si pensa prontamente allo spaccio, traffico d’armi, pagamento del pizzo, sequestri e omicidi finalizzati a interessi economici. In realtà le mafie si occupano, in primo piano, di molto altro. Infatti costruiscono nuove aziende che nel tempo riscattano anche molto successo e sono queste che, superficialmente, rappresentano nuovi posti di lavoro generati dalla mafia.

A prima vista le imprese sembrano essere in regola dal momento che presentano servizi leciti, come lo smaltimento di rifiuti e mano d’opera, ma nascondono invece evasione ed illegalità. Nessuno abbina, infatti, la figura del mafioso a quella dell’imprenditore abile negli affari.

Quindi, le imprese di origine mafiosa, se non classificate come tali, sembrano del tutto innocue e, in aggiunta, vantaggiose per quanto riguarda la presenza di posti di lavoro. Questa apparenza svanisce, però quando alcune di esse vengono chiuse e i reali vantaggi prendono forma sotto forma di agevolazioni per le aziende non implicate nella macchina mafiosa, prima fra tutte la diminuzione del costo delle matterie prime, che porta ad una maggiore assunzione di dipendenti e a maggiori investimenti nell’avanguardia e nella sicurezza.

In conclusione si può dire che la mafia generi nell’immediato posti di lavoro, ma che macroscopicamente vada ad intaccare un sistema economico di produzione e distribuzione sano, che a lungo termine finisce per portare svantaggi allo Stato e ai singoli cittadini.

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