Il percorso con SIC (Schermi In Classe) è stato per me un’occasione per capire le immagini in movimento, grazie all’aiuto di persone esperte, come Enzo Bevar, che mi hanno fatto comprendere meglio un fenomeno complesso come le Mafie. Inoltre, sarebbe stata una grande opportunità per dimostrare agli altri la capacità di esporre il mio pensiero e sapermi esprimere con linguaggi specifici, come mi accade nella vita di tutti i giorni, ma purtroppo la paura di sbagliare è stato il mio più grande ostacolo e così non sono riuscita a condividere il mio pensiero, a differenza di altri compagni che non hanno avuta alcuna difficoltà ad intervenire, sollevando questo ‘fantastico muscolo che è il tricipite’, come ci diceva sempre Enzo.
Grazie a questo percorso ho appreso la capacità di saper scrivere un commento ad un video, cosa che fino a ora non ero in grado di fare; saper leggere le immagini di un contenuto multimediale e soprattutto imparare a guardare il mondo in un modo diverso, con altri occhi; è come se in qualche modo questi laboratori ci avessero consegnato delle lenti colorate per scrutare la Mafia è in qualsiasi luogo e in qualunque persona, anche in quelle situazioni, territori o persone più imprevedibili.
Il percorso è stato molto interessante, soprattutto quando sono venuti degli esperti che hanno parlato dello stesso tema, ma con linguaggi diversi.
I consigli che darei per il futuro sono quelli di cercare, durante gli incontri, di dedicare tempo alle ricerche effettuate dagli alunni, ma dare maggiore spazio al confronto, magari un numero inferiore di alunni aiuterebbe in questo. Organizzare dei lab. in altri posti, come ad esempio visitare i beni confiscati dalle mafie, oppure recarsi nei luoghi dove sono avvenute le stragi mafiose, dove sono stati processati i più importanti boss e quelli in cui la mafia è più presente.
Chissà, potrebbe essere la sessione estiva del progetto, nel mese di giugno, quando la scuola termina.
Alla fine del percorso, nel mio zaino di vita porterò con me la consapevolezza che la Mafia purtroppo esiste e non si fermerà mai, fino a quando non saremo noi a decidere di sconfiggerla davvero e insieme.
Forse dovremmo sempre ricordare e scrivere sulle pareti delle nostre scuole i messaggi di coloro che hanno speso la propria vita e lottato con gli strumenti della legalità per sconfiggere questo fenomeno tragico ma che resta un fatto umano come ci ha insegnato G. Falcone:
“La Mafia è un fenomeno umano
e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine.
Quindi andiamo subito a combattere contro di essa
prima che sia troppo tardi.”