Le mafie hanno un codice d’onore, un codice d’onore che dovrebbe essere seguito, un codice d’onore che dice cose chiare, almeno il codice d’onore che “si conosce” come non si uccidono donne e bambini, ma è proprio questo punto del codice di onore di cui parlano la parte più falsa.
Santino Di Matteo un pentito di mafia, che alza per la prima volta il velo sulla strage di capaci, nato e cresciuto in una famiglia di mafiosi. Proprio Santino che conosceva Riina fin da bambino si pentì, e per il suo pentimento, il suo “tradimento” alla grande famiglia che ne pagò le conseguenze suo figlio, Giuseppe che venne rapito per un tempo infinito 779 giorni, e dopo tutti questi giorni fu proprio Riina lo stesso che lo aveva fatto rapire a ordinare l’omicidio del ragazzo, è il corpo venne fatto sciogliere nell’acido.
un ragazzo di 12 anni che ha “combattuto” e “sconfitto” la mafia.
E quelli che si considerano “uomini d’onore” sono tutt’altro perché se santino che ha continuato a collaborare con la mafia nonostante avessero già rapito il figlio, non gli sarebbe stato restituito in nessun modo, un padre che potrebbe aver potuto salvare il figlio che per gli ultimi 180 giorni era a due passi da lui, ma non ci riuscì.
Tutto questo per il codice d’onore che non venne rispettato in nessun modo, santino che fu il primo pentito e quindi tradì, e il boss Riina che per fargliela pagare uccide suo figlio Giuseppe un bambino.
Il codice d’onore lo troviamo, ma il codice d’onore non viene rispettato.