La forza di ribellarsi alle costituzioni mafiose
Ho scelto la carta Libertà/Schiavitù associandola a coloro che hanno avuto la forza di liberarsi da chi li voleva rendere schiavi di un sistema corrotto. Nella storia della mafia italiana ci sono esempi di chi ha avuto questo coraggio, il coraggio di denunciare e combattere la mafia, sia nelle forze dell’ordine come i due magistrati Falcone e Borsellino che non si sono fatti intimidire, avendo la tenacia di continuare a lottare e fare ricerche per sconfiggere il gruppo mafioso di Cosa Nostra, poi persone come Libero Grassi, che è stato un imprenditore italiano, ucciso da Cosa Nostra dopo essersi opposto a una richiesta di pizzo anche con una grande esposizione mediatica e pubblicando una lettera rifiutandosi di cedere alla mafia. L’imprenditore denuncia gli estorsori, e rifiuta l’offerta di una scorta personale. In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera il 30 aprile 1991 afferma che «l’unico sostegno alla mia azione, a parte le forze di polizia, è venuta dalla Confesercenti palermitana» e definisce “scandalosa” la decisione del giudice catanese Luigi Russo in cui si afferma che non è reato pagare la “protezione” ai boss mafiosi. Nella mattina del 29 agosto del 1991, viene ucciso a Palermo con quattro colpi di pistola mentre si reca a piedi al lavoro, diventando un simbolo per la ribellione alla mafia grazie al suo coraggio.
Questo video di fanpage.it esprime al meglio ciò che le vittime di mafia hanno subito, in particolare racconta della storia di Libero Grassi riportando alcune delle sue frasi più incisive, inoltre sono anche riportate delle citazioni della figlia Alice Grassi, che afferma “Per 15 anni solidarietà pari a zero. La gente sapeva chi ero e faceva finta di niente. Solo una piccola percentuale di cittadini tiene alla libertà, per la maggior parte è un valore indifferente, tanto la vita scorre tranquilla lo stesso”.
Questo ci fa capire che solo quando saranno abbattuti i muri dell’indifferenza e dell’omertà sarà possibile finalmente distruggere questo terribile mostro chiamato mafia.