Lo stile di vita dei mafiosi
Delle mafie conosciamo la violenza, i suoi effetti e la devastazione economica. Ma come si nasce, si vive, si ama e si muore dentro un’organizzazione criminale?
La risposta la troviamo nel saggio di Federico Varese dal titolo Vita di Mafia – Amore, morte e denaro.
I momenti fondamentali dell’esistenza di una organizzazione si strutturato sull’utilizzo dei medesimi riti. Ad esempio il battesimo dei «vory», membri – crudelissimi – della mafia russa.
«È un procedimento doloroso – scrive Varese – durante il quale il disegno viene tracciato sulla pelle usando un ago e un rasoio. Le immagini religiose sono le più gettonate: il crocifisso o le cupole di una chiesa ortodossa. L’immagine della Madonna con Bambino, ripresa dalle tradizionali icone ortodosse, significa: “Ho la coscienza pulita di fronte ai miei amici” e “Non tradirò mai”».
Si entra a far parte dei vory in un modo simile a come si entra in un clan mafioso italiano. Mentre è il tema del tatuaggio a unire russi e giapponesi: «Come per i vory, il tatuaggio sulle palpebre è molto doloroso e conferisce grande prestigio», scrive Varese.
Tutte le organizzazione sembrano fondarsi sui riti che servono a stabilire il principio di uguaglianza tra i membri. La cerimonia cancella in maniera esplicita ogni traccia della precedente posizione sociale. Non importa di chi sei figlio o la tua classe sociale: il requisito principale per essere ammessi è la volontà di abbracciare una nuova identità.
È un grande romanzo, in cui la forza è espressa soprattutto dai personaggi: ogni fenomeno, ogni aspetto analizzato vive attraverso una storia e ogni storia ha la carne e il sangue di un uomo.
Ho trovato informazioni riguardanti questo libro su Il Sole 24 Ore cercando informazioni sullo stile di vita dei mafiosi. Lo associo all’illustrazione forza/debolezza in quanto come è riportato anche nel romanzo i mafiosi per sentirsi forti si fanno tatuaggi o comunque si incidono disegni sulla pelle usando aghi.