Come nasce un boss
Ho scelto questa intervista perché secondo me merita di essere ascoltata.
Il pentito Luigi Bonaventura racconta come crescono i figli dei boss mafiosi. Mi hanno colpito le sue parole: “Non ho scelto di diventare mafioso, sono nato mafioso”. Nell’intervista ci parla di quando era bambino: per lui era la quotidianitcinà veder tornare a casa il padre con le armi; per lui era normale usare le armi come gioco, divertirsi a mirare e a sparare. Pensava che ogni altro bambino della sua età facesse altrettanto.
Da ragazzino poi veniva mandato in varie città italiane per migliorare il suo addestramento, per sviluppare le capacità gestionali e di comando. Compiuta la maggiore età fu messo alla prova il suo coraggio, fu mandato ad uccidere.
Dopo aver scalato tutti i vertici della mafia ha deciso di collaborare con la giustizia, per evitare che i suoi figli crescessero in un contesto malavitoso e per dar loro un futuro migliore con nuove opportunità.