Fare violenza per sentirsi forti
Ho trovato questo video su youtube.com scrivendo “Totò Riina bambini sequestro” e mi sono imbattuto in questo video della Compagnia Televisiva Siciliana.
Il video parla di un bambino, Giuseppe Di Matteo, rapito all’età di 11 anni e tenuto in ostaggio per 779 giorni. I mafiosi corleonesi Vincenzo Chiodo, Enzo Bruschi e Giuseppe Monticciolo lo rapirono fingendosi poliziotti mentre usciva dal maneggio dove si recava spesso a cavalcare; da lì fu spostato in diverse masserie fino ad arrivare in un bunker a San Giuseppe Iato dove trascorse gli ultimi 189 giorni di vita. Giuseppe fu rapito per prendere il silenzio del padre, Santino di Matteo, poiché fu un collaboratore di giustizia. in merito alla “strage di Capaci” e all’uccisione di Ignazio Salvo. Purtroppo per Iniazio non ci fu solo il danno ma anche la beffa; infatti, durante il rapimento del figlio, ritornò in Sicilia per provare a liberare il figlio ma fu espulso dal programma di protezione testimoni.
Ho scelto questo video perché molto spesso si sente parlare che i mafiosi o la mafia in generale non tocca i bambini ma questa è una grande” balla”. Lo dimostrano veri fattori: in primo luogo i il fatto che non si sente parlare di questi omicidi perché la mafia non vuole che si sappia che uccidano bambini, altrimenti non avrebbero così tanto appoggio. Dobbiamo smontare questo stereotipo e dobbiamo fermarci un po’ a pensare che si tratta di violenza contro piccoli esseri che non sanno che cos’è la vita e che sono talmente piccoli da non sapere cosa sta succedendo.
Ho scelto il disegno FORZA-DEBOLEZZA perché secondo me chi fa violenza contro i bambini lo fa perché si sente forte, sicuro di sé alla fine è più debole di un bambino indifeso.