In-capaci di separarsi
“Giovanni amore mio, sei la cosa più bella della mia vita. Sarai sempre dentro di me così come io spero di rimanere viva nel tuo cuore. Francesca”.
Giovanni non riuscì mai a leggere queste parole, custodite all’interno di un libro rinvenuto dopo la sua morte tra i suoi effetti personali da Giovanni Paparculi, a lungo suo autista.
Sono parole forti, che mostrano la vera essenza del loro grande amore, un amore che non è mai stato scalfito dalle minacce mafiose. In questo video, Paparculi racconta la personalità di Francesca e i retroscena della coppia. Francesca nasce a Palermo nel 1945, il 26 giugno 1967 si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Palermo. Nel corso della carriera ricopre le funzioni di giudice del tribunale di Agrigento e aiuta Falcone a catturare molti criminali. Era una donna meravigliosa: dolce, aggraziata sia nei gesti che nelle parole e riusciva sempre a calmare suo marito stringendogli forte la mano. Era forse l’unica donna che sarebbe mai riuscita a stare con Falcone, a sopportare un carattere forte come il suo. Giovanni, più e più volte cercò di divorziare, per far sì che Francesca non divenisse un bersaglio dei mafiosi, ma lei imperterrita non volle mai… Accettò il fatto che un giorno sarebbe morta insieme a lui pur di non separarsene.
Questo mi ha colpito particolarmente e mi ha portato a scegliere il seguente video. Fra le sedici illustrazioni sceglierei “Singolare-Plurale” per associarla alla figura di Francesca Morvillo. Falcone, visto da fuori, sembrerà solo durante la sua lotta contro la criminalità organizzata, ma in realtà è sempre stato affiancato da una donna che in tutto e per tutto ha sempre assecondato le sue idee schierandosi in prima linea se necessario.
Un Amore così travolgente e puro lo si trova solo nei film, ma questo non è il caso dei due magistrati: Francesca e Giovanni si amavano realmente e amavano combattere insieme per trovare anche un solo spiraglio di libertà.