La mafia nei cartoni
Ho scelto questo tema perché i cartoni hanno fatto parte della vita di tutti.
Molte volte, però, non ci accorgiamo che dentro di essi, si possono trovare dei personaggi che dal modo di fare e vestirsi riportano molto alla mafia, soprattutto alla mafia degli anni Venti, dai vestiti eleganti di quegli anni.
La mafia nei cartoni più popolari viene messa sempre in secondo piano, come nel cartone animato “Looney Tunes”, in cui si possono vedere due personaggi chiamati Rocky e Mugsy, due Gangster vestiti eleganti secondo la moda mafiosa degli anni venti. Oppure nei Simpson con il personaggio di Tony Ciccione.
Tony è un gangster ed è il boss della mafia di Springfield, costantemente affiancato dai suoi scagnozzi Louie e Smilzo. Invece ci sono cartoni come “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi“: questo cartone si ispira a due leggende che hanno dato la vita per combattere la mafia, ovvero, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Nel cartone animato ci sono due bambini della Palermo degli anni Cinquanta che lottano contro un mago malvagio che trasforma gli uomini in pezzi di legno per poterli manovrare come un “puparo”. E il cartone chiamato “Tufo”, racconta la storia di un imprenditore agrigentino coraggioso che proprio alla mafia e alle sue logiche fatte di pizzo e ricatti si è ribellato, il bivonese Ignazio Cutrò.
In alcuni di essi è sempre presente un personaggio dall’atteggiamento mafioso, ma nessuno ci fa caso. È un argomento che non viene mai spiegato o illustrato ai ragazzi per paura che alcuni di essi riprendano gli atteggiamenti che quel determinato personaggi ha in quel cartone. Molti altri cartoni cancellati perché si concentrano troppo sulla mafia e i bambini potrebbero anche rimanere scioccati dai temi affrontati.