Mafia nel mondo del calcio

23 Dicembre 2020

Da sempre il calcio è uno sport che affascina tutti. E come tutti sappiamo c’è anche una grande economia che gira intorno ad esso, ma a volte può essere diverso dall’apparenza il fascino di questo sport. Ci sono molte associazioni mafiose che rovinano la bellezza di questo gioco. «In alcuni casi i capi ultras sono persone legate ad associazioni mafiose». A Torino la ‘ndrangheta si è inserita come intermediaria e garante nell’ambito del fenomeno del bagarinaggio gestito dagli ultras della Juventus, arrivando a controllare i gruppi ultras che avevano come riferimento diretto diverse locali di ndrangheta. I rapporti con i giocatori – si legge nella relazione della Commissione Antimafia – possono essere sfruttati a fini illeciti, attraverso il cosiddetto match fixing, cioè l’ alterazione del risultato sportivo al fine di conseguire illeciti guadagni attraverso il sistema delle scommesse. La possibilità di avere libero accesso agli ambienti societari e, ancor di più, la frequentazione di un calciatore importante della squadra locale per un soggetto mafioso ha una duplice valenza. Innanzitutto essa è certamente motivo di rafforzamento della propria immagine e del proprio prestigio personale all’ interno del sodalizio mafioso e diventa, dunque, seppure in molti casi in maniera anche ingenua o inconsapevole da parte del calciatore, un veicolo di affermazione nel mondo della stessa malavita organizzata.


Vito

Maglie

IISS E. MATTEI

2B

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