Un moderno gruppo di saltimbanchi che porta il cinema dove non c’è più o non c’è mai stato
L’idea del cinema ambulante (che prenderà poi il nome Cinemovel, dal portoghese Cinema Móvel) nasce dopo una serata al cinema di Majanga, costa occidentale del Madagascar, nel dicembre del 97, grazie alla passione per il cinema e per il continente africano dei due fondatori, Elisabetta Antognoni e Nello Ferrieri. Il lungo viaggio e la frequentazione di improbabili sale cinematografiche (al chiuso, in un paese dove si potrebbe proiettare all’aperto quasi tutto l’anno) permettono di cogliere l’interesse del pubblico africano verso il cinema e di comprendere come la proiezione di film, in realtà cosi povere e isolate, acquisisca in ogni occasione nuovi significati.
All’uscita dalla sala, un vecchio cinema coloniale decadente in cui si proiettano unicamente sottoprodotti cinematografici, come accade per lo più nei cinema africani, prende corpo l’idea di organizzare un cinema ambulante per proiettare sul grande schermo le grandi storie del cinema. Una carovana di moderni saltimbanchi che percorre le strade del continente africano, si ferma nei villaggi e nelle periferie, monta uno schermo all’aperto e proietta i classici del cinema, il cinema del paese e i film per bambini. Un circo di cinema pensato come piazza di confronto, proprio per la straordinaria natura comunitaria del cinema, per il suo valore universale, per la forza comunicativa delle immagini in movimento, con un’attenzione particolare allo sguardo dei bambini, “il primo pubblico”, capace di vedere il cinema con uno speciale talento.
Dalla spinta emotiva di quel primo, e dei successivi incontri col continente africano, inizia in Mozambico, nel 2001, il progetto pilota Cinemovel. Nei mesi di agosto, settembre e ottobre, il circo di cinema ambulante ha attraversato il paese proiettando film mozambicani, europei ed americani per adulti e per bambini. Coloro che il cinema l’avevano dimenticato e coloro che, nei villaggi e nelle “aldeias” più remote, forse non avevano mai avuto l’opportunità di vedere immagini in movimento sul grande schermo, sono stati coinvolti dalla troupe di Cinemovel in questa esperienza unica, attraverso un mezzo che è al contempo socializzante ed evocativo: il cinema. Tutte le sere di fronte a migliaia di persone e, di giorno, nelle scuole, nei mercati, negli ospedali, Cinemovel è stato anche uno strumento per la lotta contro l’AIDS.
Il progetto pilota in Mozambico raccoglie risultati superiori alle aspettative e il consenso e l’entusiasmo della gente e delle istituzioni, e ottiene un grande successo in termini di visibilità a livello internazionale, creando scambi di idee, opinioni e contatti e facendo nascere nuove proposte e progetti che oggi confluiscono nella Cinemovel Foundation.
A partire dalla scelta di trasformare un singolo progetto di cinema itinerante in una realtà presente in un numero crescente di Paesi, l’Associazione Cinemovel è divenuta Fondazione, con la Presidenza Onoraria di Ettore Scola. Con l’apporto strategico di Goodwill e la direzione scientifica di Pier Luigi Sacco, docente di economia della cultura, è iniziato un percorso per la sostenibilità dell’istituzione e delle sua attività. Il fundraising è per la fondazione una forma di condivisione della buona causa con un ampio numero di persone e di organizzazioni, anche di livello internazionale, e rappresenta il desiderio di dialogo, confronto e trasparenza con la molteplicità dei propri pubblici di riferimento, per favorire la diffusione del cinema al di là delle frontiere.