La parola a Michele Rho, regista e sceneggiatore, che insieme all’attrice Renata Falcone e al video-maker Marco Rossi ha accompagnato i ragazzi de La Scatola Magica nel laboratorio di regia “Ciak, si gira!”, scoprendo dinamiche e pratiche del fare cinema e approfondendo significati e valori delle immagini.
Ho sempre avuto grande passione per il cinema.
Dopo due anni di università ho provato ad entrare alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi come regista. Non avevo mai studiato teatro, ho provato a fare l’esame di ammissione e sono entrato. Da qui mi sono innamorato anche del teatro. Ho lavorato come aiuto-regista in ambito teatrale e nel frattempo ho continuato a studiare cinema da autodidatta e ho fatto i miei primi cortometraggi.
Nel 2009 ho vinto una borsa di studio e sono andato in America alla Columbia University. Nel frattempo ho continuato a lavorare in televisione, per la pubblicità, e con tutto quello che aveva a che fare con il video. Il percorso teatrale si è andato un po’ perdendo, ma rimane una grande passione ed è lì che ho imparato a dirigere gli attori.
Quello che voglio dire è che rispetto al mio mestiere la cosa bella è che non c’è una strada giusta o sbagliata. Ci sono registi e sceneggiatori che hanno fatto le scuole migliori di cinema, ci sono quelli che non hanno mai studiato e sono autodidatti, come Quentin Tarantino, ci sono quelli che sono diventati professori di lettere e poi a 50 anni hanno iniziato a fare i registi.
Questa è una cosa molto bella, ma che non dà sicurezze.
Il nostro è un mestiere in cui non si finisce mai di studiare, puoi sempre approfondire, puoi sempre conoscere persone nuove e la bellezza sta proprio nella possibilità di costruire la propria strada, un percorso in continuo divenire.
Fin da quando ho iniziato a fare questo mestiere e anche prima ho lavorato molto con gli adolescenti e i protagonisti dei miei primi cortometraggi sono stati i bambini.
Mi è sempre piaciuto coinvolgere persone giovani, che avessero nuovi punti di vista e nuove energie. Non c’è nulla di più bello in questo mestiere che avere contatto con persone che non sono abituate a farlo, ma sono alla scoperta. Questo porta idee nuove, fresche e inaspettate.
Lavorare con gli adolescenti è questo: scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, stupirsi, vedere in modo diverso ciò che stai mostrando e insegnando loro.
E’ un po’ questo che mi aspetto da La Scatola Magica e dall’esperienza con i ragazzi: conoscerci e, partendo da chi siamo, provare insieme a raccontare una storia che appartenga a noi, con una modalità narrativa molto personale. E’ proprio qui che i ragazzi che si avvicinano a questo lavoro possono portare un punto di vista interessante e inaspettato.
Michele è regista e sceneggiatore. Lavora tra cinema, televisione, pubblicità e teatro. Diplomato alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, ha vinto una borsa di studio alla Columbia University a New York, dove ha vissuto e studiato per un anno. Nel 2011 ha realizzato il suo primo film “Cavalli”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Scopri i cortometraggi realizzati nel corso del laboratorio “Ciak, si gira!”, CUBO dal 18 al 22 luglio 2016: Ferierei ma non posso – Il buio oltre la foto – La maschera – Backstage