2 aprile 1985
Era il 2 aprile 1985, quando il procuratore Carlo Palermo si stava recando in tribunale. Sulla strada che attraversa Pizzolungo (provincia di Trapani) si trovavano altre due auto: una di queste con all’interno una donna, Barbara Rizzo, e i suoi due figli, Giuseppe e Salvatore; la seconda invece piena di tritolo. L’autobomba venne fatta esplodere, ma Carlo Palermo non morì: l’automobile della donna aveva fatto da scudo alla sua. I bambini e la madre vennero catapultati violentemente fuori dal veicolo e dei loro corpi rimase ben poco.
In questo video viene intervistata Margherita Asta, figlia di Barbara, che durante l’esplosione si trovava a scuola. Nel 1985 aveva solamente 10 anni e dovette affrontare insieme al padre la scomparsa improvvisa di sua madre e dei suoi fratelli.
Questo video mi ha impressionato particolarmente, poiché tale evento dimostra come le mafie colpiscano tutti. Possiamo distruggere questo sistema criminale solo se ognuno fa la propria parte. Inoltre Margherita, nonostante questo doloroso episodio, ha trovato la forza di andare avanti e infatti vorrei associare questo contenuto all’illustrazione forza-debolezza.