Giuseppe Di Matteo

14 Febbraio 2021

11 gennaio 1996, esattamente ventiquattro anni fa, dopo due anni e mezzo di prigionia i mafiosi decisero di uccidere e sciogliere nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo. Giuseppe aveva soltanto quattordici anni (quindici li avrebbe compiuti otto giorni dopo, il 19 gennaio), e ne aveva solo 12 quando venne sequestrato.
Gaspare Spatuzza, che partecipò al sequestro, raccontò che, insieme ad altri mafiosi, lo fermarono proprio all’uscita dal maneggio, la sua più grande passione, dicendogli di essere poliziotti e che lo avrebbero portato dal padre, che non vedeva da tempo perché collaboratore di giustizia.
Ma quegli uomini non erano poliziotti, e Giuseppe non avrebbe più visto né il padre né altre persone, al di fuori dei suoi aguzzini. Il padre, Mario Santo Di Matteo , prima di iniziare a collaborare con i magistrati era un affiliato a Cosa Nostra. Venne arrestato il 4 giugno del 1993 e iniziò a raccontare al magistrato palermitano Giuseppe Pignatone ciò sapeva sugli attentati di mafia.
Il suo pentimento scatenò l’ira dei mafiosi, dei suoi ex amici, e Giovanni Brusca, capo mandamento di San Giuseppe Jato, ebbe il compito di rapire il figlio di Santino così da convincerlo a rimangiarsi ciò che aveva raccontato.
Un primo avvertimento fu recapitato al nonno di Giuseppe, padre di Santo, con un biglietto su cui c’era scritto: “Il bambino c’è l’abbiamo noi, non andare ai carabinieri se tieni alla pelle di tuo nipote”.
Durante il periodo di sequestro Giovanni Brusca apprese dalla televisione che la Corte d’Assise di Palermo aveva condannato all’ergastolo lui e Leoluca Bagarella per l’omicidio di Ignazio Salvo. La notizia lo fece infuriare e per risposta diede a Enzo Brusca, Vincenzo Chiodo e Giuseppe Monticciolo l’ordine di uccidere il ragazzino.
Per l’omicidio di Giuseppe Di Matteo sono stati condannati all’ergastolo Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Matteo Messina Denaro (ancora latitante), Giuseppe Graviano, Salvatore Benigno, Francesco Giuliano e Luigi Giacolone. Mentre a Monticciolo sono stati inflitti 20 anni di carcere, a Enzo Brusca 30 anni anche per altri omicidi di mafia, Chiodo 21 anni di reclusione e Spatuzza è stato condannato a 12 anni di carcere.
Ho scelto di parlare di questo argomento perchè mi sembrava interessante andare a scoprire perché i mafiosi hanno ucciso Giuseppe Di Matteo.

Ho scelto questa carta perché questi tipi di omicidi ,da parte della mafia vengono fatti all’oscuro e vengono scoperti solo dopo un periodo di tempo.
Infatti durante il rapimento del ragazzino i mafiosi non erano riconoscibili perchè si erano travestiti da poliziotti e nessuno poteva pensare ad un rapimento.


Faryda

Lecco

IIS MEDARDO ROSSO

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