La mafia raccontata ai bambini

15 Febbraio 2021

Questo è un articolo prettamente personale e che punta principalmente a trasmettere un chiaro messaggio: vivere così è una stupidaggine!! Ha esclamato un’alunna di quinta elementare commentando la vita di certi ‘ndranghetisti nei bunker.

Sto parlando di un progetto che è stato realizzato in una scuola elementare, a tema “mafia”. Molti pensano che i bambini non sanno nulla di questo argomento o che semplicemente lo prendano come un gioco, ma si sbagliano, perché i bambini sono impulsivi e molti hanno vissuto la loro piccola vita nel pieno campo delle emozioni, quindi riescono a dare molte spiegazioni o affermazioni che un adulto crede “banali”. Per questo articolo mi sono ispirato al progetto prima citato, ma le risposte dei bambini le ho trovate in un video, girato sempre in una scuola elementare, nel quale dei bambini rispondono a delle semplici domande, ad esempio “cos’è per te la mafia”, o semplicemente “come si veste un mafioso”. A queste domande le risposte sono state molto simili: “la mafia secondo me è un gruppo di persone cattive che fanno male alla popolazione e si vestono di nero, in giacca e cravatta”. Questa è stata la risposta più comune tra i ragazzini, ma alla domanda: “come si combatte la mafia?” la maggior parte dei bambini non ha saputo rispondere, altri hanno detto (scherzando) “con pistole, armi e mazze”, invece pochissimi, anzi, solo due hanno risposto: “se noi collaboriamo possiamo sconfiggerla, se noi non abbiamo paura possiamo porre fine a questo timore che abbiamo” (MINUTO 8.30 DEL VIDEO) questa risposta mi ha fatto sperare, mi ha fatto fiorire dei pensieri e delle riflessioni alla quale non ho mai pensato. La mafia è soltanto qualcosa che ormai sta dentro di noi, è una paura ormai interna a qualsiasi italiano, perché se la mafia vuole uccidermi, che lo faccia pure, ma non riuscirà mai ad uccidere le milioni di persone che hanno speranza e che la pensano nel mio stesso modo. Io credo che i bambini rappresentino questi pensieri che molti hanno dentro. Ho scritto “hanno dentro” perché molte persone si tengono dentro i loro pensieri e le loro idee rivoluzionarie perché la paura si sovrappone rispetto alla speranza. Insieme ce la si può fare e spero in un futuro, ormai molto vicino a noi, nel quale questi bambini, ormai cresciuti, possano cambiare qualcosa.

Il link sopra riportato porta al filmato delle risposte dei bambini, invece il link successivo all’articolo inerente al ragionamento sul quale i bambini, anche se possono risultare infantili o incapaci, sono impulsivi e trasmettono una realtà che occhi più vecchi ormai non vedono più, la realtà della “speranza”.


Simone

Lecco

IIS MEDARDO ROSSO

3D

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