Portella della Ginestra
Il Primo maggio del 1947, in un ampio spazio a metà strada fra Piana degli Albanesi e San Giuseppe Jato, alcune raffiche di arma da fuoco, sparate dalle montagne circostanti, si abbatterono su centinaia di persone radunate per celebrare la Festa dei Lavoratori e per festeggiare pacificamente la vittoria dei partiti di sinistra nelle prime elezioni regionali, appena svoltesi. Morirono 11 persone, fra cui donne e bambini.
Apparve subito chiaro come la strage fosse stata commissionata da esponenti della grande proprietà terriera, della mafia e dei partiti conservatori locali, preoccupati dall’avanzata del Blocco Popolare. Tuttavia a pagare furono soltanto Salvatore Giuliano e la sua banda: ancora oggi, dopo più di mezzo secolo, nonostante i processi e il lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia, non sappiamo con certezza i nomi di chi armò la mano degli assassini.
Ho scelto questo argomento perchè si vede il rapporto tra politica e mafia a danno dei lavoratori.
Ho scelto questa carta perchè non si deve dimenticare questa strage, deve rimanere la memoria. Sono passati tanti anni e ancora oggi dobbiamo combattere contro i rapporti corrotti tra politica e mafia. Ricordare il passato aiuta a combattere la mafia.