Rita Borsellino lotta contro la mafia
Rita Borsellino, nel 1967 si laureò in farmacia all’Università degli studi di Palermo, esercitando la professione di farmacista. Sposata dal 1969, tre figli, è divenuta, in seguito all’assassinio del fratello Paolo Borsellino, testimone della lotta alle criminalità organizzate. Nel 1995 divenne vicepresidente di Libera, associazione anti-mafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata nominata presidentessa. Carica che ha ricoperto fino a quando, nell’inverno dello stesso anno, si è candidata alla presidenza della Sicilia. Fino alla fine dei suoi giorni ha sempre cercato la verità sui responsabili della strage di Via d’Amelio.
La carta che ho scelto leggendo la sua storia è “passato/presente”, perché in una vita passata, prima di scontrarsi con la morte di suo fratello era una semplice donna che faceva la farmacista, ma che nel presente ha lasciato un segno combattendo contro le mafie.
Della sua storia mi ha colpito moltissimo il fatto che, nonostante la difficoltà nel superare il lutto di suo fratello abbia trovato la forza di proseguire la sua vita dandone uno scopo preciso: combattere le mafie e trovare i responsabili della morte di Paolo Borsellino. Ritengo che lei sia stata una donna molto forte e coraggiosa, perché pur essendosi sempre esposta alle mafie, abbia continuato nel suo intento.
Per trovare queste fonti ho cercato “Rita Borsellino” trovando informazioni su “amici di onofrio appalà” e su “La Repubblica” per la sua morte.