Storia della mafia
L'illustrazione che ho scelto è quella della luce e del buio, per far conoscere a pieno le origini e la storia della mafia.
L'illustrazione che ho scelto è quella della luce e del buio, per far conoscere a pieno le origini e la storia della mafia.
Maxiprocesso di Palermo è il nome dato, a livello giornalistico, ai procedimenti penali tenuti a Palermo per crimini di mafia (ma il nome corretto dell'organizzazione criminale è Cosa Nostra), tra cui omicidio, traffico di droga, ricatto, club mafia e altri.
Come la mafia smaltisce i rifiuti tossici,ho scelto questo argomento perchè non se ne parla molto è lo trovo interessante.
Si parla della famiglia 'Corso dei Mille' e si parla di ben 33 imprese operanti nel settore del commercio di pallets, con sedi in tutto il territorio nazionale.
«Cosa nostra tende a rafforzare la propria maglia invasiva con interventi volti a tentare di interferire anche sulla realizzazione di grandi opere d'interesse strategico nazionale, quale, ad esempio, il ponte sullo Stretto di Messina»
In questo video c’è il piccolo Giuseppe Di Matteo che era stato rapito dalla mafia, per ordine di Giovanni Brusca. Fu rapito perché il padre era un ex mafioso che collaborava con la giustizia.
Alla fine ci da un consiglio a noi ragazzi, non andate nella mafia, state dove state per vivere una vita non sotto le sbarre.
Questo articolo approfondisce la definizione di omertà, l'ho scelto perché mi interessa approfondire termini che usiamo spesso ma non conosciamo bene.
I componenti delle organizzazioni stesse hanno la libertà di uccidere senza giustizia, mentre i poveri cittadini sono succubi delle loro prepotenze.
Intervista da una Tv Spagnola a ciò che è un "Baby boss", fenomeno aimè molto diffuso oggi giorno nell'ambito criminale di stampo mafioso, specialmente quello legato al mondo della Camorra.
Particolare tipo di regime penitenziario, il quale si fonda su una presunzione assoluta di pericolosità sociale del detenuto in conseguenza della tipologia e gravità del reato commesso, ove il soggetto condannato non collabori con la giustizia.
L’ho trovato o meglio sentito su Spotify. L’ho trovato perchè io ascolto molto rap e seguendo molto questi artisti ho
la mafia non è presente solo nelle cose illegali ma come invece riesce a incassare molto denaro tramite la quotidianità delle persone.
Ho trovato un video che parla della lunga latitanza di Matteo Messina Denaro tramite anche interviste di personaggi a lui vicini.
Rita così decide di seguire l’esempio della cognata Piera: si presenta davanti al magistrato paolo Borsellino e gli racconta tutto ciò che sa della sua famiglia mafiosa.
Parla dei sequestri dei beni del clan dei Casamonica che non hanno dichiarato comprati con soldi in nero. L’ho scelto perché mi ha colpito la quantità e il valore dei beni trovati.
In questo video Giovanni Falcone parla della sua vita a contatto con la mafia e le conseguenze, ma in particolare ci lascia un messaggio importantissimo a riguardo di quest’ultima…
Cascina Caccia è uno dei tanti beni confiscati, che è riuscita a vincere contro la criminalità organizzata e la sua storia aiuta a comprendere per quale motivo bisogna continuare questa battaglia.
Anche se ritengo in ogni caso la mafia vecchia o moderna sia sbagliata, lui ha avuto il coraggio di ritirarsi nel momento in cui non gli andava più bene.
Particolare tipo di regime penitenziario, il quale si fonda su una presunzione assoluta di pericolosità sociale del detenuto in conseguenza della tipologia e gravità del reato commesso.
Credo che questa intervista faccia capire bene la forza che ha avuto questa donna nel ribellarsi da quella vita a cui erano costrette lei e sua figlia.
La fotografia è solo una delle tante prove che testimoniano i contatti che Maradona ebbe con diversi esponenti delle criminalità organizzata napoletana.
Non bisogna dimenticare la violenza delle mafie non è nè uno scherzo nè un gioco, per trovare il coraggio di denunciare questi “uomini" e scegliere da che parte stare.
Ho scelto questa canzone, ispirata al film "i cento passi", dove appunto i cento passi sarebbero la distanza che separava la casa di Peppino Impastato da quella di un boss mafioso che è colui che poi lo uccise.
La mafia è una delle realtà più cupe e crude dell'Italia e chi continua a dire che la mafia non esiste si rende inevitabilmente complice, anche in maniera diretta.
Quando il 3 febbraio 2015, Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica, associazioni familiari vittime di mafia e giornalisti, credevano in un suo intervento incisivo per la lotta alla mafia.
La mafia, o meglio le varie “mafie”, nascono nel Sud Italia (come ci fanno vedere sempre nei film), tuttavia esse sono proliferate ed operano anche nel Nord Italia.
A combattere la mafia c'era Antonino Cassarà, detto Ninni, è stato un poliziotto italiano, vittima di Cosa Nostra.
Le donne all'interno delle organizzazioni mafiose hanno da sempre esercitato dei ruoli tradizionali in ambito privato quali educare i figli e le figlie, incitare alla vendetta, garantire la reputazione maschile e i matrimoni combinati.
E' riuscito a prendere il controllo di tutto il carcere "Napoli-Poggioreale" facendo una sfida contro il boss Antonio Spavone, ed è riuscito a creare un business con affianco a se l'imprenditore Alfonso Rosanova.
Canta in maniera ironica di come la mafia sia ovunque. L'ho scelto per la sua ironia e perchè non l'ho trovato noioso ed era diverso dai soliti video che parlano di mafia.
Mi ha particolarmente infastidito la denigrazione da parte di Sgarbi verso il sacrificio di Di Matteo affermando che senza la minaccia del noto boss mafioso, Totò Riina, non sarebbe un eroe, non sarebbe nessuno.
L'omicidio di Giuseppe Di Matteo venne commesso a San Giuseppe Jato, l'11 gennaio 1996, da esponenti mafiosi nel tentativo di impedire che il padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, collaborasse con gli investigatori.
Mi ha colpito molto la parte finale in cui si può leggere e sentire la "Teoria di Mezzo" raccontata da Maurizio Crozza.
Intervista fatta a Di Matteo dove si parla nel suo pentimento, della divulgazioni della strage dei capaci e di conseguenza della morte del figlio.
In questo video Salvatore Buzzi, criminale mafioso, prova a spiegare le sue ragioni e ripete più volte che le sue azioni non erano correlate alla mafia.
Vincenzo Agostino e i 50 mila euro di risarcimento: ''Voglio giustizia, i soldi non mi interessano''. Quel maledetto 5 agosto il figlio fu ucciso mentre era con la giovane moglie, Ida Castelluccio, all'epoca incinta.
Associo questo video all'illustrazione Memoria/Oblio, perchè secondo me se queste brutalità non venissero ricordate cadrebbero nell'oblio o nel dimenticatoio.
La fonte del link sottostante l’ho trovata su Wikipedia, trovato su Google con la parola chiave “Informazioni sulla strage di
Questo fenomeno ha origine nel 1971, quando a causa della faida di Cittanova, un paese in provincia di Reggio Calabria, vedeva fronteggiarsi le 'ndrine dei Raso e dei Facchineri.
A Palermo, nel quartiere di San Lorenzo, il 7 ottobre del 1986 venne ucciso il piccolo Claudio Domino, di appena undici anni.
Questo video parla e racconta della memoria di Peppino Impastato. Un contenuto molto interessante per farci capire che ci sono molte vittime di mafia che lottano contro di essa.
Nel video linkato possiamo vedere delle riprese di alcune boss della mafia a Palermo, ormai scarcerati, che in un modo o nell'altro cercano di far ripartire Cosa Nostra.
La mafia c’è e c’è sempre stata e lo possiamo vedere in qualsiasi rete come telegiornali, trasmissioni, YouTube e molto altro quindi è visibile sotto questo punto di vista.
Ho scelto di parlare di Carlo Alberto Della Chiesa perchè la sua storia racconta di una persona che nella vita ha non solo raggiunto traguardi in ambito lavorativo molto importanti, ma si batteva anche contro la mafia.
Letizia Battaglia, in questa foto, ritrae dei bambini che giocano alle armi in uno dei quartieri popolari di Palermo che, in quei anni, stava vivendo momenti duri e difficili.
Mi ha colpito la scena della ragazza che nuota in piscina dell'albergo in asia e il papà stava andando a prenderla prima dell'attacco terrorista.
Chiedono il pizzo (in bitcoin) in cambio della liberazione dei dati, ostaggi di quest’epoca, sequestrati e criptati nei computer da un virus appositamente installato.