Ettore Scola a Parigi per l’anteprima europea di Libero Cinema in Libera Terra e il messaggio di Luigi Ciotti.
A partire dalla settima edizione, Libero Cinema in Libera Terra supera i confini italiani e raggiunge altri Paesi europei. Il 23 e il 24 giugno 2012 la carovana sbarca a Parigi con Ettore Scola, Pasquale Scimeca e Robert Guédiguian per un’anteprima del Festival, una due giorni di film, cortometraggi, incontri, degustazioni dei prodotti di Libera Terra provenienti dai terreni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità. Con lo scopo di mettere l’accento sul fatto che l’infiltrazione mafiosa è un problema che investe tutti i paesi, è <una malattia dell’uomo> dice Scola presentando Placido Rizzotto al pubblico dell’Esplanade Pierre Vidal Naquet, nel 13° arrondissement.
Il film di Scimeca, la figura di Placido Rizzotto sono pezzi importanti della carovana, con questo titolo abbiamo fatto la prima proiezione a Portella della Ginestra nel 2006 e anche la prima cooperativa di Libera Terra porta il nome del sindacalista corleonese. Simbolica la proiezione a Parigi che avviene a pochi mesi dal ritrovamento del corpo di Rizzotto, ucciso dalla mafia nel 1948.
La sera dopo, alla Mairie del 13°, con la proiezione del cortometraggio ‘43/’97 di Ettore Scola, un inedito per il pubblico francese, si rinnova la magia del cinema che “salva la vita”.
E Ciotti che non può raggiungerci per le tappe parigine di Libero Cinema, scrive:
Carissimi, Caro Ettore Scola,
sono davvero dispiaciuto di non poter essere con voi, amici di Cinemovel, che, attraverso l’arte, sostenete con generosità, professionalità e passione l’impegno di chi investe sul futuro per una terra liberata dalle mafie.
L’esperienza ci ha ormai confermato che per contrastare le mafie non bastano le leggi; non è sufficiente neppure la sola indignazione.
È necessario che leggi, impegno ed indignazione si impiantino nel terreno della cultura per generare frutti concreti di legalità. Lo straordinario merito del linguaggio del cinema è proprio questo: impregnare la nostra cultura tanto di denuncia quanto di educazione all’impegno civile.
Come dicono i bambini, la televisione è piccola ma il cinema è grande. Non solo per lo schermo, ma anche perché grandi uomini aiutano a vedere la realtà così come essa si snoda sotto i nostri occhi trovandoci spesso incapaci di osservarla. Il cinema è grande non solo perché fotografa la realtà, ma perché ci chiede di entrarci dentro. Ci chiede di coinvolgerci, costruire impegno, di spendere energie per trasformare e migliorare il mondo.
Un film, lo sappiamo, ci rende migliori e innesca semi di cambiamento che dalla cultura quasi sempre passano all’etica, alla vita quotidiana. Anche il cinema, ne sono certo, rende grande un Paese; anche i registi e quanti operano nel mondo dell’immagine fanno più grande il tessuto sociale in cui siamo inseriti.
Non potrò essere con voi, ma non voglio rinunciare a dirvi grazie per il prezioso e indispensabile servizio che svolgete.
Vi auguro di continuare in quest’opera anche perché le mafie a volte temono molto di più un buon film di una solo annunciata normativa repressiva.
Un forte abbraccio Luigi Ciotti
Roma, 22 giugno 2012
Nel 2013 la carovana di cinema contro le mafie torna a Parigi grazie alla raccolta fondi lanciata sul portale KissKissBankBank. L’ottava edizione di Libero Cinema in Libera Terra si chiude il 10 e l’11 ottobre agli Atelier Varan: film, cortometraggi, incontri con Daniele Vicari, Daniele Incalcaterra, Claude Guisard, Fabrizio Grosoli, Maria Chiara Prodi, Ludovic Michel. Le tappe parigine sono previste anche per il 2014.
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