
La
forza comunicativa delle immagini in movimento: il linguaggio globale oggi più condiviso, la chiusura delle sale cinematografiche,
la difficoltà distributiva di un certo cinema, il bisogno di crescita culturale del nostro paese ci hanno spinto nel
2006 a dar vita a
Libero Cinema in Libera Terra, Festival Internazionale di Cinema itinerante contro le mafie.
Da allora, ogni estate,
il furgone di Libero Cinema in Libera Terra percorre l’intera penisola portando il cinema nelle terre e nei beni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità, e nelle piazze delle città italiane per
promuovere l’allargamento degli spazi democratici e la cultura della legalità sostenendo l’impegno di quelle realtà che investono sul futuro
di un Paese libero dalle mafie.
Come un moderno circo
la carovana di cinema viaggia ogni giorno di città in città, proiettando ogni sera film diversi al fianco di autori, registi e ospiti, costruendo
un filo immaginario che unisce l’Italiae l’Europa, da nord a sud, nel comune impegno di contrasto alla criminalità organizzata.
Un anno importante il 2015:
X edizione per il cinema itinerante contro le mafie e ventennale di Libera, la rete di associazioni fondata
da don Luigi Ciotti che promuove il Festival insieme a
Cinemovel Foundation.
Dal
1 luglio al 15 ottobre, la carovana di Libero Cinema
percorrerà le strade della penisola, attraversando
dieci regioni, da sud a nord, poi in
Europa con le tappe previste a
Parigi e Berlino, proiettando film nei
beni confiscati alle mafie, nelle
piazze, nei
parchi, in
luoghi simbolo, per portare le emozioni del cinema direttamente alle persone.
«Le mafie – scrive
don Ciotti – a volte temono molto di più un buon film, di una solo annunciata normativa repressiva. Lo
straordinario merito del linguaggio del cinema è quello di impregnare la nostra cultura tanto di denuncia quanto di educazione all’impegno civile.
«I più grandi nemici della mafia –
ribadisce Scola – sono la cultura e la conoscenza. Il suo migliore amico è l’ignoranza. Proprio quella che vediamo diffondersi nel nostro paese come una nuova ideologia e per combatterla anche il cinema può fare la sua parte,
l’immagine è l’intuizione più democratica dell’uomo, è per tutti».
Rimanete in contatto. A breve pubblicheremo il calendario delle tappe il programma del Festival