Una classe del Liceo Sabin di Bologna ha assistito a un’udienza del Processo Aemilia all’interno del progetto Schermi in Classe – Percorsi di Legalità, grazie alla collaborazione con Libera Emilia Romagna.
La partecipazione vuole sostenere l’impegno di Libera, costituitasi parte civile nel processo, che da tanti mesi invita le scuole della Regione ad entrare in Aula, per facilitare la crescita culturale dei giovani e tenere alta l’attenzione attorno al processo.
“FALSA TESTIMONIANZA” Il resoconto dell’udienza di Paolo Bonacini
31 gennaio 2017
Nell’ultima udienza di gennaio al processo Aemilia il Procuratore antimafia Beatrice Ronchi contesta la falsa testimonianza con l’aggravante del metodo mafioso ad un imprenditore della Val d’Aosta in affari con Palmo Vertinelli. E il giudice rincara la dose: “Non siamo qui a farci prendere in giro”
“Chiunque, deponendo come testimone innanzi all’Autorità giudiziaria, afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa intorno ai fatti sui quali è interrogato, è punito con la reclusione da due a sei anni.”
E’ l’art. 372 del codice penale, più volte evocato nel processo Aemilia dal presidente del tribunale dott. Caruso di fronte alle reticenze e ai “non ricordo” di tanti testimoni, senza tuttavia mai arrivare (per quanto ne sappiamo) ad una formale incriminazione.
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Il giornalista Paolo Bonacini sta seguendo per la Camera del Lavoro di Reggio Emilia il processo Aemilia in cui la stessa, insieme alla Camera del Lavoro di Modena e alla Cgil Emilia Romagna, è costituita Parte civile. Qui tutti gli articoli
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