Il dolore del tempo

5 Febbraio 2021

Antonino Agostino, agente di polizia alla questura di Palermo, il 5 agosto 1989 era a Villagrazia di Carini, con la moglie Ida Castelluccio, sposata appena un mese prima. Sua moglie era incinta di quello che sarebbe stato il loro primo figlio. Mentre entravano nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, un gruppo di sicari in motocicletta arrivarono all’improvviso e cominciarono a sparare sui due. Agostino venne colpito da vari proiettili, mentre sua moglie venne raggiunta da un solo colpo e cominciò a strisciare per terra per avvicinarsi al marito morente. I genitori di Agostino, uditi gli spari, andarono a soccorrere il figlio e la nuora ma ormai i due erano già morti. Quel giorno Agostino non portava armi addosso. La squadra mobile di Palermo seguì per mesi un’improbabile “pista passionale”. La notte della morte di Agostino e di sua moglie, alcuni “ignoti” uomini dello Stato si intrufolarono nella casa dei coniugi defunti per rubare alcuni appunti che riguardavano delle indagini che stava svolgendo Agostino. Ai funerali della coppia, tenutisi il 10 agosto 1989, erano presenti i giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo stesso Falcone disse ad un amico commissario, pure presente al funerale: “Io a quel ragazzo gli devo la vita” Antonio Agostino stava indagando sul fallito attentato dell’Addaura: il 21 giugno 1989 alcuni agenti di scorta trovarono sulla spiaggia dell’Addaura, dove c’era la villa di Giovanni Falcone, un borsone contenente cinquantotto candelotti di tritolo, destinato sicuramente al giudice antimafia. Sicuramente Agostino aveva scoperto qualcosa…. ecco perché è stato eliminato. Attualmente i mandanti e gli esecutori dell’omicidio di Agostino e della moglie Ida Castelluccio sono ignoti. Vincenzo Agostino, padre di Antonino, ad un intervista parla di suo figlio descrivendolo come un uomo che non stava dalla parte della mafia, uno che non accettava la corruzione e che non si abbassava al volere dei mafiosi. Il padre, giurò, inoltre, che non si sarebbe tagliato più la barba finché non verrà scoperta la verità sulla morte di suo figlio e della nuora. Il 5 agosto 2011 una lapide commemorativa è stata istallata sul lungomare Cristoforo Colombo di Villagrazia di Carini (Palermo) per ricordare l’omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio.


Andrea

Messina

Liceo Ainis

2A LES

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