La mafia e lo sport

6 Dicembre 2020

Lo sport, e il calcio in particolare, rischia di morire per effetto della dilagante corruzione che imperversa (agire con violenza) attraverso le scommesse clandestine, “manovrate” dalla criminalità organizzata. Mafia cinese, italiana, russa e camorra si sono insinuate pesantemente nel calcio per riciclare danaro sporco e “pulirlo” dopo averne fatto incetta grazie a droga, prostituzione e commercio di armi. Di questo, ed anche di giornalisti trucidati, di giocatori e arbitri minacciati si è parlato in un convegno alla “Gazzetta dello sport”.
E’ stato internet ad accentuare il fenomeno delle scommesse clandestine e, conseguentemente, l’illegalità. Si parla di un volume d’affari di 1.500 miliardi di euro l’anno e il mondo del crimine è come l’ottava potenza economica mondiale. Sono lontani i tempi del Totocalcio e quelli in cui il portierino di una squadretta si vendeva per poche lire. Oggi si tratta di un fenomeno planetario e ci chiediamo quanti dirigenti che investono nello sport, e nel calcio in particolare, lo facciano in buona fede e non siano partecipi di questo fenomeno, anche col loro lassismo.
Oltre al calcio anche il tennis ha suscitato molto interesse alla mafia infatti negli ultimi anni sono state oltre 500 le partite truccate, per truccare una partita basta avvicinare un giocatore o un arbitro.

Ho scelto quest’immagine perché alcune volte non si capisce come la mafia riesce a intrufolarsi in associazione, metaforicamente, è invisibile riuscendo anche a corrompere arbitri, giudici….;
mentre altre volte non è difficile scoprire i loro piani.

Ho scelto quest’ argomento perché mi ha sempre interessato e volevo sapere cosa fa la mafia con lo sport.


Tommaso

Lecco

IIS Parini

1A

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