Rita Atria, la ragazza che si ribellò alla mafia

11 Gennaio 2021

Questo articolo parla di Rita Atria, una ragazza proveniente da una famiglia intrappolata nella mafia, causa dell’assassinio di suo fratello e di suo padre. Insieme a sua cognata decise di ribellarsi e andare contro tutti, compresa la madre, che l’aveva addirittura minacciata di morte. Si rivolse a Borsellino, che le fornì protezione e diventò un suo alleato. Dopo l’assassinio del giudice, che ormai per Rita era diventato ‘zio Paolo’, lei capì di aver perso ogni protezione e speranza, così si suicidò. In seguito la madre andò presso la sua tomba e prese a martellate la foto della figlia sulla lapide, fino a distruggerla.
Ho trovato questo articolo cercando un po’ su Internet e ricordandomi che avevo già sentito questa vicenda qualche anno fa, ma non l’avevo mai approfondita. Ho scelto proprio lei per fare questa ricerca perché, adesso come allora, continuano a stupirmi l’odio e la paura della madre verso Rita, tali da spingerla a profanare la tomba della sua bambina. Questo è un chiaro esempio di come la mafia rovini le famiglie e i rapporti umani, persino uno dei più naturali e puri che ci sia, quello tra madre e figlia.
Come illustrazione ho scelto ‘silenzio/voce‘ perché è la storia di come una giovane donna abbia fatto sentire la sua voce, per poi essere messa a tacere per sempre.


Eleonora

Carcare

LICEO CALASANZIO

2A

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