Si ricomincia dall’economia circolare
https://www.youtube.com/watch?v=mS9oQ%E2%80%93NnKM
Documentandomi su internet sull’economia circolare ho trovato questo video interessante in cui Enrico Fontana, giornalista professionista e membro della segreteria nazionale di Legambiente, affronta molteplici argomenti. In primo luogo espone la gestione dei rifiuti secondo la regola delle quattro R, cioè ridurre, raccogliere, recuperare e riciclare. Ciò però non corrisponde alla realtà, come viene detto da Enrico Fontana, a parità di rifiuti sono presenti diversi dati dal Nord al Sud, infatti a Treviso la percentuale di raccolta differenziata è molto alta, mentre a Siracusa la percentuale è pressoché minima. Questo è scaturito dalla diversa gestione dei rifiuti da parte delle pubbliche amministrazioni che a Treviso mettono in atto dei sistemi che favoriscono la raccolta differenziata, come il sistema a tariffa puntuale. In secondo luogo espone il tema riguardo lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici messo in atto dalle attività criminali, che ricevono dall’aziende questi rifiuti tossici per essere smaltiti a un prezzo nettamente inferiore rispetto allo smaltimento eseguito con le procedure legali. Lo smaltimento illegale viene messo in atto modificando il cer, il cer è un codice identificativo del rifiuto, per far passare il rifiuto come non pericoloso. Lo smaltimento illegale può riguardare anche i rifiuti urbani. Fino a poco tempo fa e più precisamente fino al 2015 , chi smaltiva illegalmente i rifiuti non era soggetto a sanzioni gravi. Attualmente invece chi si occupa dello smaltimento illegale dei rifiuti è punibile grazie alla legge sugli ecoreati.
Si parla anche di economia circolare, che prevede il riutilizzo delle materie prime impiegate per la realizzazione di prodotti che una volta utilizzati sono da buttare via. Enrico Fontana espone l’esempio del riciclaggio degli pneumatici, da cui deriva un polverino che può essere impiegato per molteplici produzioni, ad esempio per la realizzazione dell’asfalto gommoso. Tuttavia in Italia non sono presenti delle leggi che riconoscono questo rifiuto riciclato come materia prima da impiegare per le produzioni e ciò comporta lo spostamento dell’azienda nei Paesi che ne garantiscano il riconoscimento e la perdita di materie prime. Il giornalista dichiara che la prima cosa da fare per realizzare un’economia circolare è accelerare lo sviluppo riguardo la raccolta differenziata e l’impiantisca per l’economia circolare e sottolinea quanto sia importante la cultura, l’educazione della gente su questi temi.
Determinante è il ruolo di Legambiente un’associazione italiana ambientalistica promotrice di iniziative per tutelare l’ambiente. Legambiente si occupa anche dell’ecomafia, al tal proposito sono stati pubblicati dei rapporti sull’ecomafie con Enrico Fontana. Il primo rapporto è stato pubblicato nel 1997. Ecomafia è un neologismo coniato proprio da Legambiente che indica quei settori della criminalità organizzata che hanno scelto il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l’abusivismo edilizio e le attività di escavazione.
Associo questo contenuto alla carta degrado/bellezza: il rifiuto, che simboleggia il degrado, può farsi promotore della bellezza grazie al suo riciclaggio che permette di diminuire l’impatto ambientale e utilizzare per la produzione di prodotti materiali riciclati, seguendo appunto l’economia circolare.