Interviste

VALERIO MASTRANDREA

“Un film nasce per essere visto insieme ad altre persone.
L’esperienza è collettiva, e collettiva forse è più forte”.
LUIGI CIOTTI

“E’ molto importante diventare capaci di interpretare
le immagini, perchè queste devono calarsi nei nostri vissuti”.

 

MARCO TULLIO GIORDANA

“L’esperienza di vedere un film in una sala cambia qualcosa nella tua percezione. Ci sono dei film che ricordo bene,
ma ricordo bene anche
la sala in cui li ho visti e quante
persone c’erano.”
FABRIZIO GIFUNI

“Non ha senso dire “i criminali si esaltano e questi film fanno male” esattamente come non ha senso dire “non è vero,
non succede niente”.
La cosa è molto più ambigua, sono vere tutte e due le cose”.

 

GIANNI CANOVA

“Ci sono alcune differenze non da poco. Primo in sala
sei al buio e il buio
è molto sexy. Quando sei sul tuo tablet
non avrai mai l’oscurità totale
che c’è in sala”.
SANDRO RUOTOLO

“Questi non hanno ideologie, hanno un’unica ideologia
che è quella di fare soldi”.

 

MICHELE GAGLIARDO

“Di fronte a un’immagine tutti hanno qualcosa da dire.
Le immagini sono uno strumento estremamente inclusivo,
anche se non saranno mai neutre”.
DAVIDE BARLETTI

“Oggi più che mai è necessaria un’educazione all’ecologia
della visione. Perchè senza saperlo noi produciamo immagini
e dati, diventiamo noi stessi, la forza lavoro di queste nuove grandi fabbriche.”

 

PAOLO BORROMETI

“Le mafie puntano tutto sui rapporti”.
GIANNI BARBACETO

“Dobbiamo capire perché professionisti, imprenditori e politici hanno stretto un patto di collaborazione con la ‘ndrangheta”.

 

FEDERICA ANGELI

“Nessuno credeva che potesse esistere una mafia romana,
come se il fenomeno mafie fosse soltanto sociologicamente confinato nelle terre del Sud”.
GIUSEPPE GIULIETTI

“Un giornalista che si batte per la difesa della legalità
è un giornalista che si sta battendo per la comunità”.

 

CESARE GIUZZI

“Il nostro osservatorio è il buco della serratura”.
MARIO PORTANOVA

“Oggi possiamo dire che le mafie a Milano e in Lombardia
ci sono da più di 60 anni”.

 

GIAMPIERO ROSSI

“La politica inizialmente, per ragioni anche autodifensive,
ha avuto come atteggiamento un negazionismo su tutta
la linea”.
GIUSEPPE FEO

“Le mafie oggi sono una componente onnipresente della società e anche del tessuto economico. Li condizionano, fortemente”.