Nord e Sud
La mafia, o meglio le varie “mafie”, nascono nel Sud Italia (come ci fanno vedere sempre nei film), tuttavia esse sono proliferate ed operano anche nel Nord Italia. Le mafie più subdole e spietate sono insediate nei territori del settentrione, si mimetizzano all’interno della compagine politica che amministra i beni pubblici, molto ambiti dagli imprenditori ai quali permettono l’aggiudicazione di appalti di valore economico vertiginoso mediante procedure truccate, in cambio di somme ingenti. Al nord la mafia c’è, ma in modo silenzioso e invisibile.
Essa è presente anche nelle società pubbliche nelle quali fa vivere ed alimenta favoritismi, permette facili assunzioni dando lavoro, clientelismo e avanzamenti di carriera con vantaggi. La cosiddetta mafia “in giacca e cravatta”, persone insospettabili, ben vestite e profumate come qualsiasi uomo d’affari, con un’unica variante; l’appartenere ad organizzazioni criminali.
Questa mafia, è rappresentata da politici, osannati da migliaia di persone, le cui campagne elettorali sono sorrette economicamente da personaggi mafiosi per scopi criminali. La mafia del Nord è quella che ha rapporti con le banche e l’alta finanza, quella che decide chi deve lavorare, chi può permettersi il rispetto e chi no. Certo non uccide fisicamente, ma uccide il sistema economico.
Invece la mafia che opera nel Sud intimorisce con le armi ed è al servizio di quella radicata al Nord, che dà ordini di sotterrare nei territori del meridione veleni tossici e morte. Inoltre la mafia del Sud è visibile, non è nascosta e non opera per la maggior parte “sottobanco”, bensì riscuote somme, si vendica e “arruola” quante più persone possibile per fini criminali.
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