Io non ho paura

20 Novembre 2020

Ho deciso di parlare del film “Io Non ho Paura”, per approfondire il concetto che hanno di sé i mafiosi, ovvero di essere uomini d’onore che non uccidono i bambini. Nel film c’è un bambino, Filippo, che è stato rapito da dei criminali milanesi, che l’anno rinchiuso in un pozzo a Acqua Traverse, un paesino del Sud Italia, per richiedere un grande riscatto alla sua ricca famiglia. Anche essi ci si trasferiscono e vanno a stare da Sergio, padre di Michele, bambino che per caso trova Filippo e gli ridà speranze e forze. Quando i carabinieri sono sempre più vicini a risolvere il caso, gli uomini decidono di sorteggiare qualcuno che vada ad uccidere Filippo in modo che non venisse trovato, e capita proprio Sergio. Quando arriva sul posto però Filippo era già stato liberato da Michele, perciò ad essere colpito è proprio lui. Mentre gli altri uomini gli intimavano di finirlo nonostante fosse suo figlio, arriva l’elicottero della polizia che li coglie in flagrante. Nonostante questo sia un film e non parli direttamente di mafia, i principi sono tipici mafiosi: uomini senza scrupoli che fanno del male a dei bambini, cioè creature indifese, solo per del denaro, e che in caso di necessità non hanno problemi ad ucciderli facendone scomparire le tracce. Questo dimostra che i mafiosi sono tutt’altro che uomini d’onore, ma bensì mostri che, fra le altre cose, arrivano ad uccidere donne e bambini.


Giulia

Carcare

Liceo Calasanzio

2 D

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