Mafia mia
Canta in maniera ironica di come la mafia sia ovunque. L'ho scelto per la sua ironia e perchè non l'ho trovato noioso ed era diverso dai soliti video che parlano di mafia.
Canta in maniera ironica di come la mafia sia ovunque. L'ho scelto per la sua ironia e perchè non l'ho trovato noioso ed era diverso dai soliti video che parlano di mafia.
Le cifre sono da capogiro non mi aspettavo affatto un guadagno così alto. Le città più colpite sono principalmente quelle del nord come per esempio Milano e Genova.
Nel video si parla di storie di mafia, di ricatto e uccisioni ai figli innocenti dei mafiosi.
Penso che lui sia una figura di uomo da prendere ad esempio perché non tutti avrebbero il coraggio, sapendo di rischiare la vita, di lottare fino alla fine per rendere l’Italia un posto migliore.
Mi ha particolarmente infastidito la denigrazione da parte di Sgarbi verso il sacrificio di Di Matteo affermando che senza la minaccia del noto boss mafioso, Totò Riina, non sarebbe un eroe, non sarebbe nessuno.
Questa frase dice che chi vede qualcosa e non parla perché ha paura, muore ogni volta che tace, mentre chi vede e parla, muore una volta sola.
Nel video parla Vincenzo Agostino, il padre del carabiniere Antonino Agostino ucciso assieme alla moglie Ida e al bambino che aspettava.
E’ l’unica mafia presente in tutti i cinque continenti del mondo e, secondo un’indagine, a livello globale ha un giro d’affari di 53 miliardi di euro.
L'omicidio di Giuseppe Di Matteo venne commesso a San Giuseppe Jato, l'11 gennaio 1996, da esponenti mafiosi nel tentativo di impedire che il padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, collaborasse con gli investigatori.
La Mafia lavora sul Dark Web vendendo armi e esplosivi, traffico di droga, organi, attività di spionaggio, documenti falsi, carte di debito e credito e tante altre cose inimmaginabili.
Mi ha colpito molto la parte finale in cui si può leggere e sentire la "Teoria di Mezzo" raccontata da Maurizio Crozza.
Intervista fatta a Di Matteo dove si parla nel suo pentimento, della divulgazioni della strage dei capaci e di conseguenza della morte del figlio.
In questo video Salvatore Buzzi, criminale mafioso, prova a spiegare le sue ragioni e ripete più volte che le sue azioni non erano correlate alla mafia.
Vincenzo Agostino e i 50 mila euro di risarcimento: ''Voglio giustizia, i soldi non mi interessano''. Quel maledetto 5 agosto il figlio fu ucciso mentre era con la giovane moglie, Ida Castelluccio, all'epoca incinta.
Associo questo video all'illustrazione Memoria/Oblio, perchè secondo me se queste brutalità non venissero ricordate cadrebbero nell'oblio o nel dimenticatoio.
La fonte del link sottostante l’ho trovata su Wikipedia, trovato su Google con la parola chiave “Informazioni sulla strage di
Questo fenomeno ha origine nel 1971, quando a causa della faida di Cittanova, un paese in provincia di Reggio Calabria, vedeva fronteggiarsi le 'ndrine dei Raso e dei Facchineri.
A Palermo, nel quartiere di San Lorenzo, il 7 ottobre del 1986 venne ucciso il piccolo Claudio Domino, di appena undici anni.
Questo video parla e racconta della memoria di Peppino Impastato. Un contenuto molto interessante per farci capire che ci sono molte vittime di mafia che lottano contro di essa.
A parer mio grazie al suo gesto ora molte donne hanno preso spunto da lei e non si fanno più sfruttare dai propri uomini.
Giuseppe Impastato, noto come Peppino, è stato un giornalista e un attivista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 a Cinisi.
Nel video linkato possiamo vedere delle riprese di alcune boss della mafia a Palermo, ormai scarcerati, che in un modo o nell'altro cercano di far ripartire Cosa Nostra.
Giovanni Falcone non è stata una di quelle persone che di fronte alla mafia non ha fatto nulla, anzi si è rimboccato le maniche cercando di cambiare il presente e di porre fine a quel terrore che perseguitava la sua Palermo.
Vincenzo Agostino è il papà di Antonino Agostino, un agente di polizia ucciso con la moglie Ida nel 1989 dalla mafia.
Ho trovato questi contenuti digitando sulla barra di ricerca Google 'Mafia a Messina' perché, oltre ad essere interessante, è altrettanto rimarchevole essere consapevoli di ciò che avviene, in primis, attorno a noi e quindi vicino a noi.
Cercando in Internet dei film inerenti alla mafia, mi sono imbattuta nel trailer di un docu-film che, a parer mio, potrebbe essere interessante. Parla di una fotografa, Letizia Battaglia, che lavorava per un quotidiano negli anni ’70 e presenta il suo lavoro: quello di fotografare i mafiosi deceduti e, talvolta, anche vittime di mafia. La pellicola in questione si chiama ‘Shooting The Mafia’.
Ho scelto questi temi perché solitamente si pensa che i mafiosi abbiano un codice morale che li spinge a non uccidere donne e bambini, in realtà non è così, anche se penso che alcuni di essi vengano risparmiarti se visti come futuri mafiosi. In questo video possiamo vedere e ascoltare l'intervista a Santino Di Matteo.
La mafia ancora oggi serpeggia nelle strade della Sicilia e nelle strade italiane ma dal momento del maxi processo qualcosa è cambiato, la mafia da quel momento ha sempre avuto ostacoli in ogni azione indecorosa, abbattendo lo stato di omertà tra gli italiani che inconsapevolmente aiutavano la mafia.
Ho deciso di scegliere questo argomento per far capire quanto sia davvero vicino a noi la mafia e quanto spesso la corruzione invogli le persone a non parlare. Inoltre credo che chi abbia il coraggio di farlo vada premiato, non solo per il suo aiuto ma perché senza saperlo da il coraggio ad altri di parlare. Tutte queste informazioni le ho trovate sul web, questo libro parla di varie vicende mafiose accadute a Messina.
Ho trovato questo film su Netflix. "Il padrino" una trilogia incentrata sulla storia di una potente famiglia mafiosa di New York, I Corleone. L'ho scelto perché ci fa conoscere gli aspetti più profondi e controversi della parte più interna e sensibile della mafia, la famiglia.
Ho trovato questo argomento su Google. Parla delle donne vittime della mafia. L'ho scelto per sfatare il codice d'onore, di cui si parla tanto, della mafia che non uccide né bambini né donne.
Ho deciso di condividere questo documento perché approfondisce e spiega questi due argomenti in modo molto approfondito. Io scelgo l'illustrazione memoria/oblio, perché bisogna continuare a parlare, senza far ricadere nel buio tutto ciò che accade.
Ho trovato questo contenuto sul web, racconta della storia di questo ragazzino, purtroppo vittima della mafia. Ci sono 125 bambini morti a causa della mafia, ma nessuno ne parla come se non fosse rilevante.
Ho scelto in particolare questa storia perché lui a differenza di altri è stato ucciso per il suo costante impegno evangelico e sociale.
Nel video l'intervistatrice Michela Ponzani commenta e visiona un filmato racchiudente la vita e le attività della vittima insieme allo storico e scrittore Giovanni De Luna. Ho scelto questo filmato perché credo descriva in modo completo chi è stato Maurizio Rostagno, il suo spirito e dedizione e soprattutto altruismo nell'aiutare i tossicodipendenti.
Questo articolo parla dell’omicidio di Graziella Campagna uccisa a 17 anni,per aver scoperto durante le ore di lavoro in una lavanderia un documento che rivelava il vero nome di Gerlando Albert junior, questa informazione le costerà la vita. Il corpo fu ritrovato due giorni dopo a Villafranca, riconosciuto dal fratello, aveva cinque ferite d’arma da fuoco.
Ho scelto questo contenuto poiché trasmette a pieno l'amore di una madre e un fratello e l'angoscia provata da questi ultimi a causa della morte di Peppino e della situazione in cui egli era coinvolto. Felicia Bartolotta Impastato ancora oggi ci insegna a non abbatterci ed a reagire durante i momenti di grande difficoltà, come lei fece, malgrado l'immenso dolore, dopo l'omicidio mafioso del figlio Peppino. È stata una grande moglie e madre, la cui sensibilità, coerenza, impegno, umanità, accoglienza e spirito comunitario traspirano dalle mura di Casa Memoria.
Ha introdotto un metodo investigativo che, ancora adesso, viene spiegato nelle scuole militari e preso come esempio, oltre ad essere preso come modello.
Ho capito il significato della frase “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà” pensando alla storia di Lea Garofalo.
Il video è tratto dal TG di La7 e mostra l'ex compagno di Lea Garofalo che al processo confessa la verità, cioè l’omicidio di Lea.
La mafia c’è e c’è sempre stata e lo possiamo vedere in qualsiasi rete come telegiornali, trasmissioni, YouTube e molto altro quindi è visibile sotto questo punto di vista.
Ho scelto di parlare di Carlo Alberto Della Chiesa perchè la sua storia racconta di una persona che nella vita ha non solo raggiunto traguardi in ambito lavorativo molto importanti, ma si batteva anche contro la mafia.
Il giornalista Ruotolo intervista un imprenditore pentito per i suoi affari con la mafia. L’imprenditore racconta come sono stati smaltiti in maniera illecita rifiuti tossici.
Il video parla del Ricordo di Giovanni Falcone, portato avanti da studenti di diverse scuole. Nel video viene anche intervistato Antonio Vassallo, il primo fotografo ad arrivare sulla scena.
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone sapevano ciò che rischiavano e nonostante questo non si sono arresi, hanno perso la vita ma sono comunque riusciti a dare una grande svolta alla lotta contro la mafia.
Un film del 2015 di Marco Tullio Giordana che parla della vita di Lea Garofalo, una testimone di giustizia assassinata dalla 'ndrangheta il 24 Novembre del 2009.
Il testo parla delle sette mafie più potenti al mondo registrate, descrivendo il modo in cui sono riuscite a diventare potenti e dove sono principalmente stabilite.
L’usura è il reato di chi sfrutta il bisogno di denaro di un individuo, a cui concede un prestito chiedendo un tasso d’interesse altissimo.