Letizia Battaglia
Nata a Palermo nel 1935, si è affermata inizialmente come una delle figure italiane più rappresentative della fotografia di reportage.
Nata a Palermo nel 1935, si è affermata inizialmente come una delle figure italiane più rappresentative della fotografia di reportage.
Lea Garofalo è stata una testimone di giustizia italiana, vittima della 'ndrangheta, sottoposta a protezione dal 2002, essa decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco.
Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo, è nata il 4 dicembre 1991 ed è una testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002 insieme alla madre.
Ho trovato questa foto cercando su google le parole libertà, immigrazione, profughi. Ho deciso di scegliere questa foto perché le persone su quel barcone sono immigrati che prima di salire sui barconi sono stati per un po' nei campi profughi e che sono partiti nella speranza di trovare la libertà.
Ilaria Alpi è stata una giornalista e fotoreporter italiana, assassinata a Mogadiscio. Lavorava come inviata per il TG3. Ho scelto di parlare di Ilaria Alpi, perchè lei e anche altri giornalisti di guerra hanno rischiato la loro vita per reportare tutto ció che accadeva.
Ho scelto quest'articolo perché mi ha colpito l'iniziativa di questa giornalista di creare dei corsi di formazione per far diventare giornaliste alcune donne siriane. Mi ha colpito molto anche il suo punto di vista nei confronti della guerra siriana, che ha vissuto in prima persona.
Denise ha avuto molto coraggio nel prendere questa decisione di parlare e contrastare la mafia per avere una vita normale pur sapendo dei rischi a cui può andare incontro.
Angela Casella, una donna molto coraggiosa, che ha combattuto per molti anni per la liberazione del figlio Cesare, rapito da un’organizzazione criminale in cambio di soldi.
Parla della sua vita e della morte dei due fratelli e dell’autobomba scoppiata nella strage.
La citazione che mi ha colpito principalmente è: "Non mi tirerò mai indietro!", espressione di una ragazza determinata allo svolgimento del suo lavoro e piena di coraggio per la sua giovane età.
Lea Garofalo ha trovato il coraggio di opporsi anche se ciò le è costato la vita, ma il solo fatto di provarci l’ha resa più libera di quando lo fosse stata prima, cioè di quando ha avuto paura.
Rita ha avuto il coraggio di parlare al mondo e di raccontare la sua storia e la storia di Paolo Borsellino senza nessuna paura.
L’articolo parla di una donna, una mamma che combatte per rivedere il proprio figlio, rapito e sequestrato dalla mafia per 743 giorni.
Questa madre non ha mai avuto paura di ciò che le poteva accadere, ma ha sempre avuto il coraggio di continuare a lottare fino alla fine e dar voce a ciò che la gente aveva paura di dire.
Questa è un’intervista a Vincenzo Calcara: un ex mafioso della mafia siciliana (Cosa Nostra) che, dopo essere stato condannato a 14 anni di galera per un omicidio, fugge dall’Italia e si rifugia in Germania.
Don Pino Puglisi, nato nel 1937 nel quartiere Brancaccio a Palermo da una famiglia di calzolai, è stato un sacerdote e insegnante esemplare che ha combattuto contro la mafia coinvolgendo nei gruppi parrocchiali molti ragazzi mettendoli in guardia dai pericoli delle organizzazioni criminali.
Il video parla di Sebastiano Ferrara, un boss mafioso che si è pentito di essere entrato nella mafia ma, allo stesso tempo, ha anche compiuto delle buone azioni portando dalla sua parte la popolazione del quartiere.
Ho trovato questo contenuto sulla piattaforma streaming " NETFLIX ", questa serie parla di vicende di alcuni personaggi tra politici, criminali e persone comuni, coinvolti negli affari malavitosi della città di Roma, sullo sfondo dell'assegnazione degli appalti per la costruzione del Porto Turistico di Roma nel quartiere di Ostia.
Ho scelto questo video che riassume alcuni delitti atroci compiuti dalla mafia, per ricordare quanto essa può essere pericolosa, cattiva e criminale.
Ho scelto questo video che riassume la storia di Cosa Nostra, per ricordare uno dei movimenti di mafia più famosi e pericolosi.
Questo video racconta la storia di Rita Atria, una ragazza diciassettenne, che insieme alla cognata ha denunciato i crimini della mafia (cosa nostra) a Paolo Borsellino.
E' il racconto di un padre al proprio figlio Giovanni, riguardo la figura di Giovanni Falcone, di ciò che riuscì a portare a galla, dell'omicidio di Giuseppe Di Matteo e anche del perché la scimmietta Bum.
Nel video viene mostrata il trailer e la storia del film. Mi ha colpito il coraggio e la forza di volontà dei protagonisti di lottare per i propri averi.
Ho scelto di parlare di Peaky Blinders, la mia serie Tv preferita che, oltre a coinvolgere molto, presenta anche innumerevoli riferimenti alla mafia. In questo caso si parla della mafia di New York, la "mano nera", che crea scompiglio nella famiglia Shelby manifestandosi tramite un biglietto che presenta l'immagine di questa mano nera. Questa associazione criminale è composta da capi mafiosi appartenenti alla parte meridionale dell'Italia ed agisce a New York, Chicago, San Francisco e New Orleans.
Tommaso Buscetta, detto anche “don Masino” o “il boss dei due mondi”, è stato un affiliato di Cosa Nostra a partire dal 1945 e il primo collaboratore di giustizia durante le inchieste coordinate dal magistrato Giovanni Falcone. Grazie alle deposizioni di Buscetta la polizia riuscì ad eseguire centinaia di blitz ed arresti che destabilizzarono Cosa Nostra: nel 1986 ebbe finalmente inizio il maxiprocesso nell'aula-bunker di Palermo, del quale Buscetta fu testimone chiave.
Ho deciso di caricare questi video ricercati su YouTube per ricordare due persone molto importanti: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno combattuto contro la mafia. Attraverso le loro gesta, che possono definirsi eroiche, hanno smascherato il fenomeno mafioso e tutte quelle azioni criminali che esso compiva e che i cittadini avevano paura di denunciare. I due magistrati, hanno lottato, mettendo a rischio la propria vita, consapevoli del rischio a cui andavano incontro, per sconfiggere queste organizzazioni, e in particolare "Cosa Nostra".
#Addiopizzo è un movimento aperto, fluido, dinamico, che agisce dal basso e si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia. È formato da tutte le donne e gli uomini, i ragazzi e le ragazze, i commercianti e i consumatori che si riconoscono nella frase “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”.
In questo video possiamo vedere il padre Di Giuseppe di Matteo il bambino sciolto nel acido dalla mafia, che racconta come è andata la vicenda. Il padre pentito di mafia aveva ucciso Giovanni Falcone e la sua scorta. Una volta che il suo bambino era stato rapito il padre non si è potuto tirare indietro perchè altrimenti avrebbero ucciso tutta la sua famiglia.
Il video allegato parla di Giuseppe Di Matteo, un ragazzino di dodici anni rapito dalla mafia per convincere il padre, Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso, a ritrattare le sue rivelazioni sulla strage di Capaci. Giuseppe, dopo essere stato tenuto prigioniero per due anni, fu ucciso e sciolto nell'acido l'11 Gennaio 1996.
Grazie al suo bellissimo testo, questa canzone è stata scritta e composta dopo che l’autore aveva visto un film sulla vita di Paolo Borsellino. È un invito alla riflessione di essere contro la mafia.
Ho scelto questo video perché penso che sia un argomento molto importante da trattare, si pensa che la mafia non uccide i bambini ma non è così, come possiamo vedere in questo video che ci racconta la storia di Giuseppe di Matteo.
Ho scelto di parlare di questa donna perché ha avuto il coraggio di denunciare la 'Ndrangheta nonostante sia cresciuta in questo contesto di criminalità; ha sin da subito cercato giustizia e ha lottato fino alla fine per averla e, malgrado sia morta l'ha ottenuta e ha guadagnato ammirazione e memoria per la sua forza e per il suo coraggio.
Ho trovato questo video su YouTube, cercando queste precise parole chiavi: Roberto Saviano, mafia e testimoni di giustizia. Il video parla di Maria Concetta Cacciola, collaboratrice di giustizia e vittima innocente di 'ndrangheta.
Storie parallele di due imprenditori, Filippo Cogliandro in Calabria, Gianluca Maria Calì in Sicilia. Hanno detto no al pizzo costruendo così un futuro diverso.
Ho trovato questo articolo su internet, e racconta cosa successe durante il rapimento Bulgari-Calissoni, ma dal punto di vista della figlia Laura.
Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato viene trovato morto accanto ai binari di una ferrovia; al momento del ritrovamento il corpo è praticamente irriconoscibile.
Piero Badaloni intervista il giornalista Paolo Borrometi riguardo alle minacce da parte dei mafiosi con cui convive da molto tempo e per cui è costretto a vivere sotto scorta. Ho scelto questo contenuto perché mi ha colpita la tenacia, la determinazione e il senso del dovere di quest'uomo che a costo di dire la verità e di parlare, ha messo e mette tutt'ora a rischio la propria vita, dopo alcune vacillamenti.
Giancarlo Siani è un’altra figura che va ricordata nella lotta alla mafia. Era un giornalista e venne ucciso proprio dalla mafia quando aveva 26 anni. Lavorava al “Mattino” di Napoli e si era sempre interessato alla camorra nelle zone di Torre Annunziata.
Emanuela Loi è stata un'agente di Polizia italiana, morta nella Strage di via D'Amelio (attentato di cosa nostra a Paolo Borsellino), immedesimandomi in Emanuela posso comprendere la paura che ha avuto in quel momento ma al contempo non ha mai smesso di essere coraggiosa.
Ho scelto la storia di Graziella Campagna perché era una ragazza qualunque, che non aveva nulla a che fare con la mafia. Mi ha colpito molto il fatto che si possa diventare bersaglio di criminali anche per una casualità. La sua è una famiglia per bene che ha subito continue ingiustizie: tentativi di scarcerazione degli assassini, querele per diffamazione e infine gli insulti oltre al dolore per averla persa. Graziella e i suoi cari non si meritavano questo, come i tantissimi altri familiari di vittime di mafia.
Questo video parla di Luigi Bonaventura, un ragazzo, che fin da bambino è stato arruolato dalla famiglia in un’associazione mafiosa, nota come ‘Ndrangheta. Ho associato questo video all’illustrazione Paura/Coraggio, perché a Luigi tutto ciò sembrava un gioco, tenere la pistola tra le mani, usarla e farsi del male.
In questo video possiamo vedere uno spezzone di un'intervista del giudice Giovanni Falcone in cui dice una frase che mi ha colpita molto: "L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno; è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza".
Ho preso questo contenuto nel sito di wikimafia, parla del ruolo della donna all'interno delle mafie, come ad esempio la custodia e occultamento delle armi, di vigilanza esterna, di acquisizione di informazioni e di trasmissione di messaggi.
La Torre è stato un politico di origine palermitana che fin da giovane ha combattuto per i diritti dei breccianti finendo anche in carcere.
n questo video alcune persone riunite in una piazza di Napoli parlano e raccontano di Rita Atria leggendo anche una pagina di un suo diario. L'ho scelto perchè la storia di Rita Atria mi ha colpito molto non avevo mai sentito una storia così.
Emanuela Loi aveva solo 24 anni ed era un' agente della Polizia di Stato , faceva parte dei 5 membri della scorta che persero la vita nella strage. La sua storia è diventata simbolo di coraggio per ogni donna, Emanuela è stata la prima donna a morire in servizio nei corpi di polizia.
Ho trovato questo video sulla piattaforma digitale Youtube, quest'ultimo raffigura Don Luigi Ciotti in una conferenza in cui parla di Saveria Antiochia madre di un figlio di nome Roberto Antiochia che era un agente di scorta al commissario Cassarà. Essendo che in quel periodo fu trasferito a Roma ed aveva qualche giorno di vacanza va con la sua ragazza per fare le valigie e partire ma in quei giorni muore il commissario Montana per cui con grande atto di amore chiedendo alla sua ragazza di rimandare la loro vacanza per andare a proteggere il commissario Cassarà che in quel momento non aveva nessun agente di scorta con se.
Ho trovato questo contenuto su youtube cercando "mafia peppino impastato". Questo video in pratica parla della vita di Peppino Impastato e di come è stato ucciso. L'ho scelto perché riassume la vita una delle tante vittime di mafia ma soprattutto di un uomo che ha lottato fino all'ultimo giorno della sua vita contro la mafia.