IL QUADERNO DEL CINEMA: leggere e scrivere con le immagini in movimento
Ad Ancona le ragazze e i ragazzi delle seconde A, C, D, dell’Istituto Grazie Tavernelle sperimentano Il quaderno del cinema. Li accompagnano un gruppo di docenti, la troupe di Cinemovel con l’atelierista Simona De Nicola e il regista Marco Chiarini.
La prima tappa del percorso didattico si è tenuta al cinema Italia, un incontro per conoscersi, condividere un film, fare domande. È stata l’occasione per studentesse, studenti, insegnati di vedere su grande schermo L’uomo fiammifero di Marco Chiarini e commentarlo con l’autore.
Poi sono iniziati gli incontri intensivi nella grande aula magna che coinvolgono la mattina, a turno, le classi 2A, 2C, 2D per un totale di 64 studentesse e studenti e di pomeriggio un gruppo di 25 insegnati.
Primo step la costruzione manuale del proprio quaderno (Leporello è il suo nome esatto), sotto la guida esperta di Simona De Nicola con l’aiuto di Valentina Bottino e Perrine Tiberghien. Per imparare a leggere e scrivere con le immagini in movimento ragazze e ragazzi hanno al loro fianco la passione e il talento di Marco.
Carta, forbici, colla, ritagli, foto, pellicole, riviste, giornali, riga, squadra, acetati… tutto quello che serve per costruire il quaderno e farlo diventare un contenitore di storie raccontate attraverso le immagini. E allora nei pop up, nelle tasche, nel treno prendono vita, si affacciano le storie che le ragazze e i ragazzi producono con Chiarini tra la scuola, la casa, il parco.
Il gruppo di docenti dell’istituto ha seguito un percorso simile nell’ambito della formazione dei formatori in modo da poter proseguire autonomamente nella sperimentazione didattica del quaderno.
Il quaderno del cinema – Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione è un progetto dell’Istituto comprensivo Grazie Tavernelle di Ancona e Cinemovel Foundation per l’anno scolastico 2023-2024 finanziato da MIM e MIC all’interno del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.
Propone visioni collettive, esercizi di osservazione ed espressione, attività interattive. Uno strumento di ricerca e costruzione di significati individuali e comunitari per sperimentare la dimensione etica ed estetica del linguaggio visivo, raccontare storie, esprimere la propria posizione e il proprio movimento nel mondo.