MeMo – Memorie in Movimento è un percorso multimediale in un bene confiscato alla famiglia ‘ndranghetista dei Coco-Trovato a Galbiate (LC), oggi Centro diurno per anziani.
Promosso dalla Cooperativa L’Arcobaleno e ideato da Cinemovel Foundation, MeMo è il racconto di un bene confiscato rivolto ai giovani, restituito attraverso un’azione didattica, di ricerca, scambio e condivisione.
Valorizzare le nuove tecnologie, proponendo a studenti e insegnanti nuovi modelli di cittadinanza attiva e nuove modalità di relazione sono i fili che si uniscono nel percorso. La testimonianza di un bene confiscato e il valore di un’azione educativa che prosegue oltre la visita, entrando a far parte degli strumenti del mondo scuola.
Renato Ferrario, Presidente della Cooperativa L’Arcobaleno, sottolinea: “Con il progetto MeMo vogliamo favorire il dialogo tra generazioni, da un lato sollecitando i giovani sui temi della fragilità e dei bisogni dell’età anziana, dall’altro stimolandoli attorno alle tematiche delle mafie e della legalità. Tutto questo attraverso il coinvolgimento degli ospiti del Centro diurno, degli operatori e dei volontari e il contributo dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie. Di non secondaria importanza è il tentativo di valorizzare e diffondere a livello nazionale una buona prassi di riutilizzo di bene confiscato attraverso la condivisione del percorso con le istituzioni del territorio”.
“MeMo è il risultato di un percorso avviato da Cinemovel nel 2006, con le prime tappe di Libero Cinema in Libera Terra, il Festival di cinema itinerante contro le mafie” continua Elisabetta Antognoni, Presidente della Fondazione Cinemovel. “Porta con sé le tracce dei chilometri percorsi in dodici anni di cinema itinerante sui beni confiscati, degli incontri vissuti lungo il cammino e di un agire di frontiera tra tradizione e innovazione, tra nuove tecnologie e comunicazione sociale. Dentro MeMo rientra l’esperienza di Schermi in Classe con cui dal 2011 sperimentiamo nuovi modelli di coinvolgimento per le scuole, facilitando l’avvicinamento ai temi e il confronto tra generazioni. L’obiettivo comune, con la Cooperativa L’Arcobaleno e i partner del progetto, è dar voce a un bene confiscato, avviando un dialogo tra gli studenti del territorio e le storie di riscatto dalla violenza mafiosa”.
Il progetto è realizzato grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Lecchese, del Consorzio Farsi Prossimo, della Fondazione Frassoni e del Fondo Dino Monti, in collaborazione con il Comune di Galbiate, la Comunità Pastorale Santa Maria del Monte Barro e Libera Lecco.