“Vivere un Festival, Valorizzare un Bene” e “Ciak si gira“.
Due campi tematici di Estate Liberi sul cinema e le immagini in movimento.
17-23 luglio – Mesagne (BR) – Vivere un Festival, Valorizzare un Bene
“Arrivare in una piazza non abituata a spettacoli cinematografici, montare uno schermo, tirare dei tiranti, allungare dei lenzuoli, far partire un proiettore. Sono tutti gesti sorprendenti per un pubblico sorpreso, e che sì è sorpreso, ma immediatamente sposa questi gesti perché sente che sta per accadere un qualcosa, un’epifania, un accadimento che pochi minuti prima non c’era e che forse potrà anche cambiare la loro vita, anche in piccola parte. Il pericolo dell’aumento, dell’ingigantimento della mafia è proprio quello. È l’abitudine, la rassegnazione. Ecco la sorpresa è nemica della mafia. La mafia non vuole sorprese. E Cinemovel, sia pure nelle sue dimensioni abbastanza limitate, è una sorpresa“.
Ettore Scola, Presidente Onorario Cinemovel Foundation
Vivere un Festival, Valorizzare un Bene è un percorso collaborativo di ricerca-azione che coinvolge i partecipanti nell’ideazione di strumenti nuovi finalizzati a dar voce a un bene confiscato: Masseria Canali. “Se i muri potessero parlare” è il sottotitolo del campo. Partendo dall’esperienza di Cinemovel nel progetto Me-Mo, Memorie in Movimento, insieme lavoreremo per trasformare le storie della Masseria in un racconto multimediale. Progetteremo interventi che consentano al bene confiscato di condividere con la comunità l’importanza di un cambiamento. Con l’utilizzo delle immagini in movimento, il linguaggio globale più condiviso oggi, e con l’utilizzo delle nuove tecnologie sosterremo il racconto del riscatto sociale di una comunità. La settimana è svolta in concomitanza con le tappe pugliesi di Libero Cinema in Libera Terra, Festival di cinema itinerante contro le mafie.
La sera tutti i campisti sono invitati alle proiezioni dei film nelle piazze e sui beni confiscati del territorio.
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17-23 luglio – Bari – Ciak si gira
Si tratta di un’esperienza di puro video-making, ovvero di come raccontare – attraverso un video – qualcosa che riteniamo importante. Partiremo dall’ascolto di testimonianze di lotta alla mafia, dalle storie del territorio, e poi, dividendoci in gruppi di lavoro, individueremo piccole grandi verità che sentiamo il bisogno di comunicare.
Ci divideremo in gruppi di lavoro, e cercheremo la forma espressiva più congeniale: un documentario, un corto di fiction, un videoclip, o un’animazione.
Ogni partecipante metterà a disposizione degli altri i propri talenti migliori (come sceneggiatore, cameraman, attore/attrice, montatore…), ma potrà anche cimentarsi in aspetti della produzione video per lui nuovi.
Durante la settimana collegamenti skype con autori e registi vicini a Libero Cinema in Libera Terra, il festival di cinema itinerante contro le mafie promosso da Cinemovel Foundation e da Libera, ci aiuteranno ad allargare il confronto sulle storie in costruzione.
Saremo nel quartiere San Nicola, più comunemente definito Bari Vecchia. Le attività si svolgeranno in due beni confiscati al clan Capriati nel quartiere. Si tratta di due unità abitative: un trivani e un monovano. Entrambi gli appartamenti sono stati sede degli affari di droga e violenza di cui i Capriati si sono resi protagonisti. Ad oggi il trivani è la sede regionale di Libera Puglia, mentre il monovano è sede di un laboratorio artigianale per i ragazzi del quartiere, gestito dalla associazione studentesca Zona Franka – Rete della Conoscenza Bari.
Alla fine del corso, oltre ad esserci avvicinati alle principali tecniche di narrazione audiovisiva attraverso la pratica, ci confronteremo sul percorso di valorizzare di prodotti audiovisivi realizzati, tra prospettive future e social network.