Bullismo e Mafia

C’è una logica sottile che collega il fenomeno del bullismo alle più grandi strategie d’azione della mafia. Deridere un proprio coetaneo, farlo sentire un diverso, isolandolo con piccoli o grandi ricatti psicologici e non solo, non è poi tanto distante dalle dinamiche dei gruppi criminali.

Ciò afferma Salvatore Borsellino, fratello del magistrato morto per combattere le ingiustizie Paolo Borsellino, nel suo libro “il sogno di Paolo”. Lo scopo di questo libro è quello di esortare i cittadini ad essere cittadini onesti e, in particolare rivolgendosi ai più giovani a schierarsi sempre dalla parte dei ragazzi più deboli o soli e non avere paura di schierarsi dalla parte della giustizia.

Un altro esempio di collegamento tra mafia e bullismo è avvenuto nella scuola media di Campo di Marte, dove gli studenti hanno avuto il coraggio di denunciare una baby gang che taglieggiava gli studenti della scuola.

Il procuratore dei minori Antonio Sangermano si è recato di persona alla scuola per congratularsi con gli studenti di persona.

Ha inoltre tenuto una lezione di educazione civica dove, tra le altre cose, ha spiegato che non denunciare un atto di bullismo equivale all’omertà che c’è nei confronti della mafia. Invita infine i ragazzi di non voltarsi dall’altra parte in casi di ingiustizia.

Abbiamo trovato questi articoli su due link, cercando su google bullismo/mafia/cosa li unisce.
Lo abbiamo scelto per capire se ci fosse qualcosa che lega il bullismo e la mafia e per approfondire questo argomento.
Lo abbiamo associato all’illustrazione Forza/Debolezza perché consideriamo che sia la mafia che il bullismo siano cose e argomenti tosti, forti in tutti i sensi, e che pure le persone che manifestano su questi lo sono, ma le persone che subiscono e che non testimoniano sono deboli e non hanno il coraggio di parlare perché hanno paura.

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