Mary per sempre
Allego una scena del film Mery per sempre che evidenzia com’è la situazione scolastica nei territori comandati dalla mafia, dove infatti si trovano figli di mafiosi che hanno lo stesso ideale come possiamo vedere.
Allego una scena del film Mery per sempre che evidenzia com’è la situazione scolastica nei territori comandati dalla mafia, dove infatti si trovano figli di mafiosi che hanno lo stesso ideale come possiamo vedere.
La associo all'illustrazione "visibile-invisibile" perché è stato il primo a mettere in luce gli affari di Cosa Nostra e Totò Riina.
In questo video Roberto Saviano parla della forza della 'ndrangheta e il suo potere nel suo territorio.
Questo video illustra la vita e l'importante ruolo, che ebbe il poliziotto siciliano, contro la mafia. L'ho scelto perché ero curioso di approfondire l'argomento mafia, specificamente attraverso la storia e il lavoro di un commissario.
Felice Maniero intervistato da Roberto Saviano parla dei suoi omicidi e di come si è sentito dopo.
Nicola Gratteri procuratore capo della Repubblica, di Catanzaro, è un esempio di chi ogni giorno rischia la vita e quella della sua famiglia per combattere le mafie.
Ho trovato questo servizio delle Iene sulle sorelle Pilliu, due donne che si sono opposte con fermezza alle minacce della mafia. La loro storia si incrocia con quella di Paolo Borsellino, l'unico che ascolta le loro testimonianze.
Secondo alcuni la mafia al nord non esiste ma in questo video possiamo vedere Paolo Borrometi un giornalista che spiega che cos'è la mafia al nord Italiac
Lea è stata una donna molto coraggiosa nella sua vita e questo articolo ci racconta cosa le è successo. Associo la storia di Lea alla carta paura-coraggio perché in una storia così tragica Lea non si è mai arresa avendo sempre molto coraggio soprattutto per difendere sua figlia.
spesso ci si dimentica dei sopravvissuti e di cosa hanno vissuto e mi sembrava giusto dare voce a questi personaggi lasciati all’ombra di queste due stragi che hanno sconvolto l’Italia ma soprattutto la vita di queste persone il cui lavoro è indispensabile per contrastare il fenomeno mafioso.
Lea Garofalo nasce il 24 aprile 1974 a Policastro che è un paesino in provincia di Crotone. Lea cresce in una famiglia Ndranghetista, in cui la nonna le insegna che il sangue si lava con il sangue.
Peppino Impastato è stato un giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra
Nel video viene intervistato Nino Di Matteo e parla che nei programmi elettorali non si parla degli impegni contro la mafia
Ho scelto questa fonte per spiegare le origini della mafia in Italia, parla di come iniziò e che ebbe le sue prime forme dall'inizio dell'ottocento.
Il video l'ho trovato su fanpage ed era un video che avevo avevo già visto un po di tempo fa.
Documentandomi ho trovato varie informazioni che suggeriscono di combattere la mafia partendo dal Nord Italia, poiché grazie alla sua ricca economia la mafia riesce a mettere radici.
E' un'immagine dove c'è Sergio De Gregorio, politico corrotto dalla mafia. Ho scelto questa immagini perchè mi affascina il modo in cui si può manipolare una persona a proprio piacimento.
Anche se ho avuto la possibilità di parlare dal vivo con il pittore Emanuele Modica, ho trovato questo video su youtube e un articolo "repubblica" molto interessanti che riassumono la sua vita , le sue opere più importanti e le emozioni che ha provato, che prova tutt'ora e che vuole esprimere tramite i suoi dipinti. Sono venuta a sapere dell'esistenza di Modica tramite conoscenze e mi sono data da fare per scoprire qualcosa in più.
Ho trovato questo articolo sul sito web del ‘‘Fan Page’’ digitando le seguenti parole : ‘‘Lea Garofalo,‘ndrangheta e testimone della giustizia’’. Ho scelto proprio questo personaggio perché mi ha colpito molto la sua storia, lo spirito e il coraggio che ha avuto per sfidare il suo compagno e ‘ndrangheta per cambiare la vita di sua figlia, per migliorarla.
Ho deciso di approfondire la storia di Emanuela Sansone perché è stata la prima giovane donna ad essere stata uccisa dalla mafia.
Ho scelto questo video perché racconta chi era Cristoforo Rubino, un uomo che ha difeso la sua città(Palermo)dalla mafia, ha partecipato a molte operazioni arrestando molti mafiosi e latitanti, tra cui il boss Kalsa Lauricella detto "Scintilluni", era stato anche nella scorta di Giovanni Falcone.
Ho trovato tra le prime immagini su google cercando "forza e debolezza" l'immagine di un fiore che cresce anche se ostacolato dal cemento.
Il 29 settembre 1990 è un giorno importante per Pino Puglisi: viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, un quartiere poco raccomandabile di Palermo. Il suo impegno, nonche suo sogno, era quello di riportare la legalità attraverso la fede. Il 29 gennaio 1993 inaugura nel quartiere il centro "Padre Nostro", che diventa punto di riferimento per giovani e famiglie. Alcuni adolescenti, già reclutati dalla mafia, attirano la sua attenzione.
Ebbene, vi parlo ancora di una donna, stavolta ho trovato questo video per caso tra le pagine suggerite su Google, ne sono rimasto subito sorpreso, non sapevo nemmeno esistessero delle leggi tali verso i matrimoni e le donne, è qualcosa di ripugnante e a mio parere totalmente illogico, magari la storia di questa donna non sarà la cosa più vicina alla mafia, ma di certo fa capire molte cose.
Il video mostra l'interrogatorio di Totò Riina che era stato precedentemente accusato di essere uno dei mandanti. Ho scelto il video perché, anche se breve mostra come si mostri indifferente e neghi praticamente tutte le accuse, e da ciò si può capire come non si senta per niente in colpa per tutto quello che ha fatto.
Ho trovato questo video su youtube, digitando le parole "Lea Garofalo/‘Ndrangheta/Ingiustizia" Nel video parla della storia di Lea e del coraggio che aveva avuto per scappare dalla sua vecchia vita e iniziarne una nuova anche non sapendo i problemi da affrontare.
L’ho trovato su You Tube selezionando le voci “Luigi Ciotti, stragi e diritti″. Parla del percorso di quest’uomo, di cosa lo ha spinto a fare ciò che sta facendo e come la sua vita si sta svolgendo ed è cambiata in veste di uno dei protagonisti della lotta contro la mafia.
Ho trovato questo video sul sito Antimafiaduemila, scrivendo il nome Denise Cosco e testimone di giustizia. Racconta in maniera sintetica il funerale, la scomparsa e la morte di Lea Garofalo e di come la figlia, Denise Cosco, sia fiera che la madre non abbia scelto il silenzio, ma abbia avuto la forza di diventare una testimone della giustizia e di raccontare e denunciare gli affari mafiosi della famiglia.
Il contenuto l' ho trovato su youtube facendo delle ricerche riguardante Falcone- Coraggio- Paura. Il video parla di lui che dice che non bisogna avere paura dobbiamo essere coraggiosi e affrontare le nostre paure.
Ho scelto questo video che tratta della morte di Mauro De Mauro, un giornalista palermitano rapito da Cosa nostra. La sua morte avvenuta il 16 settembre del 1970 è ancora avvolta nel mistero.
“330 persone in 11 regioni italiane, in manette coi mafiosi, sono finiti i soggetti determinanti alla vita stessa della criminalità organizzata: politici, imprenditori, finanzieri, poliziotti e carabinieri. Tutte persone che hanno un prezzo e la mafia paga bene i suoi militanti in doppiopetto e in divisa.”
Questa è la foto che ritrae Nadia e Caterina, l’unica foto che le immortala insieme, l’unico ricordo di due vite innocenti spezzate per sempre. La spensieratezza e la felicità di queste due bambine è stata interrotta il 27 maggio 1993 nell’attentato che distrusse via de’ Georgofili: Nadia aveva solo 8 anni e Caterina, sua sorella, aveva appena 50 giorni.
Pensando agli stereotipi è subito apparsa nella mia mente, la storia di Maria Rita, che secondo me, può rappresentare il peso che questo fenomeno può avere sia sul territorio sia sulle popolazioni che ci vivono.
Rita era una vittima di mafia alla quale aveva deciso di collaborare con la giustizia. Anche se dalla società era criticata perchè era la figlia della boss. Rita era una ragazza alla quale 11 anni aveva perso il padre perchè ucciso dalla mafia per il motivo che si era opposto all' ingresso della droga nel loro paese. Rita era arrabbiata e voleva vendicare la morte del padre ma nelle famiglie mafiose il giuramento e la vendetta non può essere stata dalla femmina ma da un figlio maschio.
Tra tutte le vittime innocenti della mafia, ho voluto ricordare Domenico Gabriele, detto dagli amici e dalla famiglia "Dodò". Ferito a morte nell'estate 2009 mentre giocava a calcetto. Ucciso per sbaglio durante un agguato mafioso, quando aveva solo 11 anni.
Pensa è una canzone del 2007, dedicata alle vittime di Mafia e Camorra, con la quale il cantautore Fabrizio Moro vince la cinquantasettesima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Giovani.
La ‘ndrangheta è un fenomeno di dimensioni enormi, presente in gran parte delle regioni italiane e anche all’estero.
Ho scelto questo argomento ovvero il calcio, uno sport seguito da tutto il mondo da bambini, giovani e adulti è stato segnato e continua ad essere così segnato dalla mafia, facendo cosi diminuire la figura, la bellezza del calcio.
Documentandomi su internet sull'economia circolare ho trovato questo video interessante in cui Enrico Fontana, giornalista professionista e membro della segreteria nazionale di Legambiente, affronta molteplici argomenti.
Questo articolo parla del linguaggio che usano i mafiosi. Infatti, in un testo scritto da essi, apparentemente innocuo, si nascondono messaggi, avvertimenti e minacce che inizialmente non vengono colti da tutti, ma solo da chi e a chi sono indirizzati. Proprio per questo, ma volte, noi stessi collaboriamo alla condivisione e alla diffusione di questi messaggi, diventando vittime innocenti.
Ho deciso di associare questa vicenda all’illustrazione fragilità/vigore perché Noemi nella sua fragilità di bambina ha reagito in maniera forte, cercando di venire fuori da questa orribile esperienza anche con l’aiuto della città di Napoli che le è stata vicina e l’ha sostenuta sempre.
In questo video viene intervistato Luigi Ciotti. Ciotti spiega che ci vorrebbero molti cambiamenti da parte di ognuno di noi, e cerca di 'dare la carica' esprimendosi con tono vivo e acceso e cercando di convincere le persone a cambiare.
Qualcuno la conosce bene, qualcuno ne ha sentito parlare, qualcuno l’ha usata per arricchirsi e qualcun altro è stato usato da essa.
La prima a essere uccisa fu Emanuela Sansone nel 1896 a 17 anni. La più piccola era nel grembo della madre. Ora le loro storie sono raccolte dagli studenti di una scuola di Palermo.
Ho allegato la recensione di un libro "Per questo mi chiamo Giovanni" che ho trovato molto interessante, spero vi piaccia.
Fazzalari è stato latitante dal giugno 1996 al giugno 2016 ed è stato ricercato per reati gravi come omicidio, traffico di droga, traffico di armi, rapina a mano armata e associazione mafiosa.
Ho scelto questo argomento perchè volevo scoprire se nel tennis, che è lo sport a cui gioco, esisteva la mafia.