Giuseppe ha sconfitto la mafia!
“Morto Totò Riina, parla Santino Di Matteo: «ha sciolto mio figlio nell’acido, non merita perdono»” questo è il titolo del video che ho scelto.
L’ho trovato su YouTube, digitando “totò riina bambini stragi”.
Inizialmente credevo di trovare delle interviste a Totò Riina, mi incuriosisce capire il punto di vista di un mafioso, cos’è che lo spinge a fare del male?
Ho scelto questi temi perché solitamente si pensa che i mafiosi abbiano un codice morale che li spinge a non uccidere donne e bambini, in realtà non è così, anche se penso che alcuni di essi vengano risparmiarti se visti come futuri mafiosi.
In questo video possiamo vedere e ascoltare l’intervista a Santino Di Matteo.
Santino di Matteo è un ex mafioso e collaboratore di giustizia. Fu uno dei primi ad abbandonare il clan controllato da Totò Riina. Accusato di 10 omicidi, decise di collaborare. Il 23 novembre del 1993 suo figlio Giuseppe venne rapito a causa delle rivelazioni del padre. Nell’ottobre del 1995, Santino prova a cercare suo figlio, senza trovarlo. Il ragazzo fu strangolato e disciolto nell’acido nel 1996, dopo 779 giorni di sequestro.
Nel video, i collaboratori di fanpage.it chiedono a Di Matteo se perdonerebbe Totò Riina per aver fatto uccidere Giuseppe, bambino innocente.
Di Matteo afferma “è morto l’uomo, non la mafia”.
Ho notato particolarmente il modo in cui parla di omicidi e stragi. È come se l’argomento non lo toccasse minimamente.
Ad avermi fatto riflettere sono stati anche i commenti trovati su youtube.
Associo questo video alla carta fragilità/vigore intendendo questi due sostantivi come due facce della stessa medaglia e non come opposti, riferendomi al bambino Giuseppe, che nella sua fragilità ha sconfitto la mafia.
Come dice lo stesso Di Matteo, il padre della vittima: “ha fatto rumore e continuerà sempre a farlo”.
I like this web site it’s a master piece! Glad I detected this ohttps://69v.topn google.Raise blog range