Giuseppina Pesce, una donna contro la ‘ndrangheta

31 Dicembre 2020

Ho trovato questo documento su Google digitando “Donne e mafia”, siccome mi interessava parecchio questo aspetto, e mi è saltato all’occhio un articolo de “Il Corriere della Sera” nel quale si faceva il nome di Giuseppina Pesce. Perciò ho continuato le ricerche su di lei ed ho selezionato, tra le tante reperite, questa notizia che mi ha colpito particolarmente. Spostandomi su YouTube ho scoperto inoltre un video aggiuntivo.
Giuseppina Pesce è una donna appartenente ad una delle famiglie più potenti della ‘ndrangheta calabrese. Ha deciso coraggiosamente di denunciare, nel 2011, le azioni malavitose della famiglia e le violenze da essa perpetrate anche nei suoi confronti per ridurla al silenzio ed all’obbedienza, scatenando in tal modo la reazione della ‘ndrina. Pur sapendo che su di lei pendeva una condanna a morte, in quanto aveva tradito e disonorato la sua famiglia, peccati che per la mafia si possono scontare solamente con la vita, è riuscita comunque a resistere alle intimidazioni ed ai maltrattamenti riservati a lei e ai suoi tre figli. Tuttavia, per un certo periodo, ha dovuto cedere alle minacce dei familiari, dai quali è stata costretta ad inviare una lettera atta a far interrompere la sua collaborazione con i magistrati antimafia, nella quale ella affermava di aver raccontato solo falsità. Ma dopo poco, ha deciso di riprendere il rapporto di collaborazione con gli inquirenti, sconfessando quella stessa dichiarazione e sono quindi iniziate le inchieste contro i suoi familiari che hanno portato alla scoperta dei loro molteplici misfatti ed al loro arresto.
Associo la notizia all’illustrazione “Paura / Coraggio” perché Giuseppina, sebbene fosse a conoscenza dei rischi e pericoli connessi alle sue rivelazioni, ha avuto il coraggio di parlare e di denunciare la sua stessa famiglia.


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