Lasciamolo solo

27 Gennaio 2021

Ho trovato questo video su youtube digitando: “Peppino Impastato, attivismo, vittime innocenti.”
Parla di Peppino Impastato che ha alzato la testa contro la mafia. La mafia l’ha ucciso e ha fatto saltare il suo corpo con il tritolo sui binari della ferrovia.
Ricordiamo il suo coraggio con questo monologo tratto da “I cento passi”. Lui denunciava storie illegali della politica locale attraverso i microfoni di Radio Aut, scriveva, alzava la voce, scherzava sui mafiosi del suo paese, ironizzava e li sbeffeggiava. La verità, come si seppe molti anni dopo, è che lo aveva ucciso la mafia, perché dalla sua radio libera prendeva in giro il capomafia Gaetano Badalamenti, uno dei boss storici dei clan siciliani, morto in un carcere americano dopo essere stato condannato all’ergastolo come mandante dell’uccisione di Peppino. Morto senza essersi pentito di ciò che aveva fatto durante la sua carriera criminale.
Se ci voltiamo dall’altra parte, la mafia siamo noi. Peppino è stato uno dei primi segni di ribellione siciliana.
Infine lo associo all’illustrazione “Paura e Coraggio” poiché la storia di Peppino è straordinaria non solo perché ai tempi fu uno dei pochi a denunciare le realtà mafiose che in molti ancora fingevano di non vedere, ma perché lui stesso proveniva da una famiglia affiliata al crimine organizzato ed ebbe il coraggio di fare una scelta differente.


Simone

Messina

Liceo Ainis

2A LIN

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