Lea Garofalo
Lea Garofalo non restò in silenzio ma denunciò la mafia che era all'interno della sua famiglia e in quella del suo ex compagno .
Lea Garofalo non restò in silenzio ma denunciò la mafia che era all'interno della sua famiglia e in quella del suo ex compagno .
La citazione che mi ha colpito principalmente è: "Non mi tirerò mai indietro!", espressione di una ragazza determinata allo svolgimento del suo lavoro e piena di coraggio per la sua giovane età.
Ritengo che lei sia stata una donna molto forte e coraggiosa, perché pur essendosi sempre esposta alle mafie, abbia continuato nel suo intento.
Lei nonostante sapesse quello a cui sarebbe andata in contro e quello che sarebbe successo ha avuto la forza di riferire tutto ai carabinieri.
Visto che era figlia di un boss e faceva parte di una famiglia mafiosa veniva istigata a stare in silenzio, ma lei voleva stare lontano dalla criminalità.
Ho scelto la carta ricchezza e povertà perchè rispecchia molto la sua vita.
Saveria era la madre dell’agente di polizia Roberto Antiochia, ucciso dalla mafia il 6 agosto del 1985 a Palermo, il giorno in cui fu assassinato il Commissario Ninni Cassarà.
Parla di LETIZIA BATTAGLIA che inizia la sua carriera nel 1969 collaborando con il giornale palermitano L'Ora. Letizia si trova ad essere l’unica donna tra colleghi maschi.
Parla di come questo uomo, inviato di striscia la notizia rischi ogni volta la vita per andare a liberare le piazze italiane dalle mani della mafia, soprattutto dallo spaccio di droga.
Il video parla di Don Pino Puglisi, il parroco del paese Brancaccio. Lui salvava i ragazzi dalla malavita, infatti con dei giochi li insegnava a farsi rispettare.
Questo argomento parla di come la mafia si procuri i soldi per esempio dal traffico di armi, dalla prostituzione, dalla droga o ancora peggio attraverso il pizzo.
Il video parla di un ragazzino di 15 anni che venne ucciso e sciolto nell’acido in un bunker dalla mafia. Lui era figlio di un ex mafioso che aveva iniziato a collaborare con la giustizia.
Il video che ho scelto parla di scambi di droga avvenuti in Gioia Tauro con 1300 chilogrammi di stupefacenti nascosti in tre container con anche caffè e carne congelata dal brasile e uno pieno di frutta esotica.
Questa intervista ha attirato la mia attenzione e mi sono soffermato a leggerla perché già dalle prime righe il capo della DDA di Milano, ovvero Alessandra Dolci, faceva capire e trasmetteva l'amore per il suo lavoro.
Lea Garofalo ha trovato il coraggio di opporsi anche se ciò le è costato la vita, ma il solo fatto di provarci l’ha resa più libera di quando lo fosse stata prima, cioè di quando ha avuto paura.
L’avvocato Vincenza Rando, si impegna a lottare e a difendere tutte le donne vittime della mafia e di violenza, dando loro la forza e il coraggio di far sentire la propria voce.
Rita ha avuto il coraggio di parlare al mondo e di raccontare la sua storia e la storia di Paolo Borsellino senza nessuna paura.
Maria Concetta Cacciola era una donna di origini calabresi nata in una famiglia ‘ndranghetista, venne costretta a sposarsi a 13 anni con Salvatore Figliuzzi, un uomo violento che nel 2002 finì in carcere perché affiliato a un clan mafioso.
L’articolo parla di una donna, una mamma che combatte per rivedere il proprio figlio, rapito e sequestrato dalla mafia per 743 giorni.
Il video è un’intervista a Margherita Asta, in cui l’intervistata parla della morte di sua madre e dei suoi fratelli per colpa di un attentato mafioso al giudice Carlo Palermo, nella strage di Pizzolungo.
Nel video parla Denise Cosco figlia di Lea Garofalo, che racconta come sono andate le cose prima del 24 novembre 2009.
Indagati destinatari dell’ordinanza cautelare, un’associazione dedita a un’imponente attività di traffico illecito di rifiuti attraverso imprese operanti nel settore del commercio di metalli ferrosi e non ferrosi.
L'articolo parla di Piera Aiello, deputata italiana a cui esattamente 27 anni fa, nel giugno del 1991, venne ucciso di fronte a lei il marito da alcuni sicari.
Ho scelto questo breve filmato perché nei suoi pochi minuti riesce a sintetizzare la vita di Rita Atria, che alla sola età di 17 anni pose fine alla sua esistenza.
Il 22 febbraio del 1981 scompare nel nulla, solo 13 anni dopo un pentito racconta che è stata stuprata, fatta a pezzi e buttata in mare per ordine della sorella del fidanzato.
Giuseppina Pesce è un'ex ndranghetista che nel 2011 decise di consegnarsi alla giustizia come atto di ribellione contro la propria famiglia.
Questa madre non ha mai avuto paura di ciò che le poteva accadere, ma ha sempre avuto il coraggio di continuare a lottare fino alla fine e dar voce a ciò che la gente aveva paura di dire.
Ninetta frequenta il liceo classico, dopo il diploma, diviene insegnante di italiano, si innamora e si fidanza con Salvatore Riina, che è il migliore amico d'infanzia del fratello Calogero.
"Giovanni amore mio, sei la cosa più bella della mia vita. Sarai sempre dentro di me così come io spero di rimanere viva nel tuo cuore. Francesca”.
Emanuela Loi fu la prima agente donna della Polizia di Stato a essere uccisa in servizio. Nel 1991 venne assegnata alla scorta di Paolo Borsellino.
Il passato dimostra, secondo me, com’era molto maggiore la Mafia e invece il presente che sta diminuendo questo fatto.
Paolo Borrometi ha denunciato la ditta Cutello perché era molto vicina ai clan mafiosi, anche prendendosi molti insulti ma senza che a lui importasse.
Mi ha colpito il fatto che il figlio del boss abbia minacciato pubblicamente addirittura su un social il sindaco.
Nel video Roberto Saviano fa notare che i figli dei boss mafiosi rispondono alle domande relative a dei pensieri personali dicendo che lo dovrebbero chiedere ai loro padri e non a loro.
l video parla di 3 poliziotti arrestati per corruzione e spaccio a Caserta. Mi ha stupito il fatto che avrebbero svolto dei finti servizi di antiprostituzione e che sarebbero finiti poi loro ad avere un rapporto con delle donne.
Associo questo video all'illustrazione "fragilità/vigore" perché lo stato agendo così ha fatto capire a Riina il suo punto debole e così lui poteva ottenere quello che voleva ricattando lo stato
L’ho scelto perchè fa capire con molta precisione in che condizioni vivono i detenuti in quel tipo di carcere.
Noemi oggi per poter fare cose che a noi sembrano scontate, come ad esempio camminare, ha bisogno di indossare un busto che le sorregga la spina dorsale e di sottoporsi a frequenti terapie riabilitative.
Questa è un’intervista a Vincenzo Calcara: un ex mafioso della mafia siciliana (Cosa Nostra) che, dopo essere stato condannato a 14 anni di galera per un omicidio, fugge dall’Italia e si rifugia in Germania.
Don Pino Puglisi, nato nel 1937 nel quartiere Brancaccio a Palermo da una famiglia di calzolai, è stato un sacerdote e insegnante esemplare che ha combattuto contro la mafia coinvolgendo nei gruppi parrocchiali molti ragazzi mettendoli in guardia dai pericoli delle organizzazioni criminali.
Questo giovane ragazzo venne rapito e imprigionato in uno stretto bunker sotto terra per circa 779 giorni, l'11 gennaio 1996 all'età di 15 anni venne strangolato e successivamente sciolto nell'acido.
Attraverso la voce del pentito Santino Di Matteo, del commissario Rino Germanà e di Maurizio Costanzo, vengono ricostruiti 25 anni di depistaggi e punti oscuri.
Questo articolo parla di 15 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo delle scommesse e truffa ai danni dello Stato.
Il 9 febbraio la Polizia di Stato ha eseguito diciotto misure cautelari del Gip di Milano (dieci in carcere e otto agli arresti domiciliari) nel Lecchese e in Lombardia per associazione di tipo mafioso.
L’uomo presente nella fotografia rappresenta la mafia, ovvero che uccide e che fa del male e la città con lo sfondo rosso si può dedurre che raffigura il sangue.
Non bisogna mai arrendersi e piegare la testa alla prepotenza e all’ingiustizia, ma bisogna lottare e combattere per sé stessi e per gli altri.
Questo video spiega con precisione gli ultimi avvenimenti accaduti nel territorio lecchese che ha portato all’arresto di nove persone.
Penso che questa storia si colleghi alle vicende di molti fuggitivi di oggi, che sono stati capaci di nascondersi per anni e dirigere i "lavori" dei loro "colleghi" segretamente.